Quando si parla di difesa fitosanitaria la qualità delle formulazioni è sempre alla base dei risultati in campo, permettendo di massimizzare l'efficacia intrinseca delle sostanze attive. Soprattutto nel segmento dei geoinsetticidi tale regola vale ancora di più, dato che le modalità di distribuzione del prodotto tal quale, tramite i granulatori dei macchinari agricoli, rende indispensabili alcune precise caratteristiche.

Innanzitutto la forma, la quale deve essere il più possibile rotondeggiante al fine di garantire il rotolamento ottimale dei granuli. Questi devono avere a loro volta un diametro il più possibile omogeneo e presentare una granulometria che sia funzionale alla loro distribuzione. Infine, i granuli devono essere compatti e asciutti, potendo in tal modo resistere alle sollecitazioni meccaniche senza rilasciare polveri. Tutte queste caratteristiche si riscontrano in Force® Evo di Syngenta, geoinsetticida microgranulare a base di teflutrin in ragione dello 0,5% impiegabile su cereali, mais, tabacco, girasole, barbabietola da zucchero, patata e numerose colture orticole e ornamentali. 
 
Da distribuirsi localizzato al momento della semina o del trapianto, Force® Evo si mostra efficace e risolutivo contro i principali parassiti del suolo, come Agriotes, Agrotis, Ceutorhynchus, Blaniulus, Centipeda, Chaetocnema, Chamaepsila, Diabrotica, Hylemya, Melolontha, Scutigella e Tipula.
 
Grazie inoltre alla presenza di preziosi nutrienti minerali, il prodotto assicura anche uno spiccato effetto starter nelle prime fasi di sviluppo delle colture, stimolando il processo germinativo delle piante e, nelle colture orticole, facilitando il superamento dello stress da trapianto.

Nei granuli di Force® Evo sono infatti contenuti azoto ammoniacale e fosforo, in rapporto 10:44, in forma altamente assimilabile, come pure preziosi microelementi come magnesio e zinco, contenuti rispettivamente al 3 e al 2%. Le applicazioni con Force® Evo, oltre a proteggere dai parassiti, garantiscono quindi una germinazione ottimale, seguita dal veloce sviluppo radicale e della parte epigea che si traduce in seguito in un anticipo di tutte le fasi fenologiche successive.