L’iniziativa è volta, da una parte, a sensibilizzare gli agricoltori sulle problematiche ambientali collegate alla dispersione nell’ambiente di ingenti quantitativi di prodotti chimici utilizzati in agricoltura per il controllo dalle infestanti, dall’altra a dare agli stessi imprenditori una valida e pratica alternativa al diserbo chimico.
Le pirodiserbatrici sono macchine simili a sarchiatrici, che non hanno le zappette o i denti ma montano piccoli bruciatori a Gpl. Questi espongono alla fiamma i tessuti cuticolari delle piante infestanti che non bruciano ma che vengono invece “lessati”, così che le foglie e le altre parti verdi della pianta, non essendo più protetti dallo strato di cuticola, portano rapidamente la pianta a morire per disidratazione.
L’introduzione nell’azienda della tecnica del pirodiserbo nella gestione ordinaria di molte colture agricole, è cosa importante non solo per le aziende a conduzione biologica, ma anche per quelle aziende che applicano l’agricoltura integrata, e più in generale, le tecniche a basso impatto ambientale.
Ciascuna giornata dimostrativa sarà composta di due momenti:
• uno introduttivo e teorico, nel corso del quale verranno spiegate la tecnica e le modalità di esecuzione;
• l’altro pratico e dimostrativo, nel corso del quale, con l’ausilio di una macchina specifica, sarà eseguita e illustrata la prova di pirodiserbo.
Nel corso delle prove pratiche saranno utilizzate due macchine, una idonea sulle colture a piede (fruttiferi e vigna) e l'altra idonea per il trattamento in presemina o pre-trapianto delle ortive.
Sul sito Alsia il calendario dei sei incontri programmati nel mese di maggio.
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Fonte: Alsia - Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura