Parlando di hobbistica siamo costretti ad abbandonare il termine “agrofarmaco” - fortunato neologismo coniato da Agrofarma (scusate il gioco di parole) – in quanto esso si riferisce solamente ai prodotti fitosanitari impiegati per agricoltura professionale. Useremo quindi il meno cool ma sempre corretto termine “prodotto fitosanitario”.

In principio erano Presidi medico chirurgici
Sino al 1995, i prodotti fitosanitari utilizzati per l'hobbistica (principalmente sulle piante ornamentali) erano disciplinati dalla normativa dei Presidi medico chirurgici ed erano valutati assieme a prodotti quali disinfettanti, insettorepellenti, kit di reagenti per il rilevamento di anticorpi anti-HIV. Il recepimento italiano della direttiva sull’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari ha comportato l’inquadramento di questo tipo di prodotti in un ambito meno diversificato, assieme a quelli utilizzabili in campo agricolo.

Ppo (Prodotti per piante ornamentali): uno strano ibrido
Nel 1999 si ebbe la svolta: la circolare 15 aprile 1999, n.7 diede origine ai Ppo (Prodotti per piante ornamentali), di fatto prodotti fitosanitari utilizzabili solamente per il “trattamento delle piante ornamentali e dei fiori da balcone, da appartamento e da giardino domestico” e con notevoli agevolazioni nella vendita (sono gli unici prodotti fitosanitari venduti legalmente nei supermercati). Questi prodotti sono però soggetti a limitazioni nella dimensione delle taglie e ovviamente nella classificazione tossicologica (non sono ammessi prodotti nocivi o tossici).

Nel giardino di casa non ci sono solo piante ornamentali: come tratto le mie zucchine?
L’introduzione dei Ppo non ha colmato questa lacuna, colmata con l’utilizzo di prodotti fitosanitari autorizzati su colture agricole, selezionati per la positiva classificazione tossicologica e commercializzati in apposite confezioni con grafica accattivante.

Nel 2015 si dovrà scegliere
Colmando questa lacuna, il nuovo regolamento 1107/2009 (autorizzazione all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari) e la direttiva 2009/128/CE (uso sostenibile dei prodotti fitosanitari) ha imposto agli stati membri di creare una nuova categoria di prodotti, con particolari caratteristiche, da destinare all’utilizzo non professionale. Il nostro Ministero della Salute dovrà stabilire i criteri da seguire nell’autorizzazione di prodotti fitosanitari (non agrofarmaci, per le ragioni esposte all’inizio) adatti all’utilizzo non professionale entro il prossimo 26 novembre. A partire dal 26 Novembre 2015 non potranno più essere commercializzati al pubblico prodotti fitosanitari non espressamente autorizzati per l’impiego da parte di utilizzatori non professionali.

Irritanti sì o irritanti no?
In ambito europeo, i criteri per la destinazione dei prodotti fitosanitari all’impiego da parte di utilizzatori non professionali sono leggermente difformi: c’è ovviamente unanimità nella proibizione dei prodotti classificati tossici e molto tossici, ma sulla classificazione Nociva e/o Irritante vi sono notevoli discordanze tra i paesi europei, senza dimenticare che al supermercato si trovano comunemente smacchiatori classificati nocivi (esempio qui) e fino a qualche anno fa si trovavano (o si trovano ancora?) la trielina (classificata con la frase R45 “Può provocare il cancro”, R68 “Possibilità di effetti irreversibili” – che contraddistingue le sostanze mutagene di categoria 2) e le lacche contenenti il cloruro di metilene (Classificato con la frase R40 “Puo provocare il cancro – prove insufficienti” sospetto cancerogeno).

Per i biocidi e i presidi medico-chirurgici si è deciso: tolleranza zero
Osservando il settore di provenienza dei Ppo, e cioè quello dei Presidi medico chirurgici e dei Biocidi, sembra che le autorità abbiano deciso tolleranza zero: in un recente provvedimento hanno infatti proibito l’utilizzo domestico degli insetticidi liquidi concentrati (perché solo questi? Le polveri sono più sicure?) classificati come Irritanti, Nocivi e Corrosivi (i Tossici quindi si possono usare?).
Le modalità con cui è stato emanato (nessun tempo di smaltimento scorte – ma sembra sia la prassi nel settore) sembrano quelle conseguenti ad un allarme sanitario, cosa che non abbiamo peraltro avvertito, a meno che non si voglia considerare i recenti casi di avvelenamento di cioccolatini con un insetticida.

Per saperne di più
Circolare 15 Aprile 1999, n. 7.Immissione in commercio di prodotti fitosanitari destinati al trattamento delle piante ornamentali e dei fiori da balcone, da appartamento e da giardino domestico, già  disciplinati come presidi medic-chirurgici.

REG. (CE) n. 1107/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 Ottobre 2009 Relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE

Direttiva 2009/128/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 Ottobre 2009 Istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi

DECRETO LEGISLATIVO 14 agosto 2012, n. 150 Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi.

Semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti

Dal quotidiano online “Repubblica Palermo”: Bambini avvelenati per vendetta, i carabinieri: "Soluzione vicina"