Da oggi i vitigni Pinot grigio, Teroldego, Goldtraminer e Rebo hanno una 'marcia' in più, grazie all'attività di selezione clonale condotta dall'Istituto agrario di San Michele all'Adige.

Il Ministero delle politiche agricole ha infatti riconosciuto sette nuovi cloni di vite di interesse locale ed extraprovinciale che portano il marchio congiunto Isma_Avit. Si tratta di un primo importante risultato nato dalla collaborazione tra l'attività di selezione clonale sanitaria curata dal Centro di Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach e l'Associazione vivaisti viticoli trentini.

Scelti in vigneti preferenziali duranti gli ultimi due decenni, le gemme e le barbatelle innestate di queste selezioni clonali possiedono caratteristiche produttive, qualitative e sanitarie molto interessanti e saranno presto disponibili nel mercato vivaistico per il rinnovo degli impianti. Alcune portano ad una produzione più generosa, altre sono meno suscettibili a marciume del grappolo, altre ancora producono vini di maggiore qualità.

In particolare, la Commissione ministeriale preposta all'inserimento delle novità vegetali nel Registro nazionale delle varietà di vite ha approvato i dossier per il riconoscimento di un clone di Pinot grigio denominato 'Isma®-Avit 513', di due cloni di Traminer aromatico 'Isma®-Avit 904 e 920R', uno di Teroldego 'Isma®-Avit 155', due di Rebo 'Isma®-Avit 583 e 590' ed uno di Goldtraminer 'Isma®-Avit 3001', quest'ultimo destinato per la produzione di vini da vendemmia tardiva.

Per ulteriori informazioni clicca qui.