Nei vigneti italiani un 2009 mediamente 'facile' ha controbilanciato un 2008 molto impegnativo. Ora si avvicina a grandi passi la campagna di difesa 2010, con tutta l'aleatorietà climatica che in primavera promette di raccogliere il testimone da un inverno lungo, freddo e piovoso. A tavolino, le strategie di difesa appaiono come sempre complesse, dovendo articolare prodotti a differente meccanismo d'azione e comportamento sulla coltura. Ovviamente, nessun prodotto può risolvere il problema da solo. La corretta scelta del prodotto giusto al momento giusto, invece si.
Pergado in sintesi
Mandipropamid, principio attivo di Pergado, appartiene alla famiglia chimica delle mandelammidi ed è caratterizzato da eccellente profilo tossicologico, ecotossicologico e residuale. Ha caratteristiche chimico-fisiche peculiari, distinguendosi per comportamento nei tessuti delle piante. Dapprima si lega infatti alle cere cuticolari, resistendo così al dilavamento. Poi diffonde all’interno dei tessuti ridistribuendosi così a livello fogliare per via translaminare. Da prove di laboratorio con pioggia simulata, anche dopo soli sei minuti si dimostra come ben l’80% del prodotto resti sulle foglie. A distanza di un'ora dal trattamento oltre il 95% del prodotto risulta indilavabile. Ma la resistenza al dilavamento non è la sola peculiarità di mandipropamid: la crescita stessa della pianta e dei suoi tessuti, è noto, porta a cali di efficacia dovuti alla diluizione dei principi attivi nell'apparato vegetale della coltura. Mandipropamid riesce più di altri standard di riferimento a seguire questo accrescimento, ridistribuendosi progressivamente nelle giovani foglie in accrescimento. Entrambe queste caratteristiche concorrono alla persistenza d’efficacia di ogni trattamento: tra i 10 e i 12 giorni, intervallo ottimale per le aziende di grandi dimensioni che devono gestirsi oculatamente anche da un punto di vista logistico. Sebbene sia consigliabile utilizzarlo in chiave preventiva, Pergado agisce anche sulla germinazione delle spore, sulla crescita del micelio e inibisce anche la sporulazione. Ciò assicura quindi ampia flessibilità d’impiego, aspetto che in certi momenti caotici della stagione, è un'ipoteca sul successo finale. Nelle differenti formulazioni, Pergado può quindi coprire tutta la finestra compresa tra le applicazioni di apertura e quelle di fine allegagione.
Pergado in campo
I vantaggi distintivi di Pergado sulla vite sono la superiore resistenza al dilavamento come pure la buona persistenza d’azione (tempi di 10-12 gg di intervallo). La protezione su grappolo è decisamente superiore alla media degli standard di riferimento. Quattro è il numero massimo di trattamenti permessi nell’arco dell'anno: ottimale risulta quindi l’utilizzo di Pergado in programmi di difesa comprendenti anche sistemici della linea Ridomil, alla quale viene lasciato il compito di proteggere la vite durante l’epoca di massima espansione della massa vegetale. Come posizionamento ideale, Pergado si colloca dalla fioritura in poi. Però, in qualche caso, lo si può utilizzare anche in apertura del programma, effettuando in seguito un trattamento a base di Ridomil.
Le registrazioni di mandipropamid
Pergado Mz (5% mandipropamid + mancozeb 60%, WG). E' il prodotto di riferimento per la vite, con una dose d’impiego è di 250 g/hl (2,5 kg/ha). L’intervallo di sicurezza è pari a 28gg.
Pergado F (mandipropamid 5% + folpet 40% WG), unisce i vantaggi di mandipropamid all'ampio spettro e all'azione complementare di folpet. Va impiegato a una dose di 2-2,5 kg/ha. Intervallo di sicurezza: 40gg.
Pergado R Pack (mandipropamid 250 g/L SC + Coprantol WG 32%). Ha una dose d’impiego di 0,5-0,6 L/ha di Pergado SC + 2,5-3,5 kg/ha di Coprantol WG. L’intervallo di sicurezza è di 21gg.
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Fonte: Syngenta Crop Protection