Invitato a prendere la parola al World Grain Forum 2009 svoltosi il 7 giugno a San Pietroburgo, John Atkin, Chief operating officer (Coo) di Syngenta Crop Protection, ha sottolineato il ruolo essenziale della tecnologia per rispondere alle sfide alimentari mondiali del 21mo secolo. “Abbiamo un solo pianeta, abbiamo quindi bisogno di una collaborazione a livello mondiale per accrescere le produzioni mediante l’impiego delle moderne tecnologie, la messa in atto di politiche governative incentivanti e un efficiente commercio mondiale” ha dichiarato Atkin.
 
Questo evento, frutto di una iniziativa del Summit del G8, si è focalizzato sull’approvvigionamento alimentare, in particolare di cereali, per la popolazione mondiale. “Come indica il Rapporto sullo sviluppo mondiale 2008, un’agricoltura più dinamica ed integrata potrebbe contribuire a raggiungere gli obiettivi di sviluppo del Millennio riguardanti la lotta contro la povertà e la fame. Sicuramente questo è un obiettivo ambizioso”, ha affermato Atkin. “Il mondo deve collaborare per accelerare l’adozione delle tecnologie. Noi potremmo già realizzare importanti progressi in termini produttivi nei prossimi tre anni estendendo su larga scala le tecnologie esistenti”.
 
Atkin ha proseguito evidenziando l’importanza di leggi quadro basate sulle conoscenze scientifiche e di efficienti sistemi commerciali. “I Governi e tutte le parti interessate devono riconoscere l’importanza delle tecnologie e facilitarne l’accesso agli agricoltori. Gli investimenti pubblici in agricoltura, che sono stati ridotti negli anni recenti, dovrebbero essere aumentati per far avanzare lo sviluppo tecnologico e incoraggiare la messa in atto di sistemi commerciali mondiali performanti. Comunque, senza l’appoggio dei politici e delle istituzioni, non andremo molto lontano.”
L’evento è stato organizzato da Dmitry Medvedev, presidente della Federazione Russa. John Atkin ha partecipato accanto a Jacques Diouf, direttore generale dell’Organizzazione mondiale delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) e a diversi ministri dell’Agricoltura.