La ricerca e la sperimentazione non possono conoscere soste.
E in base a questo principio di rilevante importanza per la realizzazione di formulati sempre più efficaci, rispettosi dell’ambiente e sicuri, Syngenta ha organizzato tre prove sperimentali parcellari a randomizzazione completa concepite per valutare l’efficacia dell’apporto di ferro da chelati di ferro (in primis i formulati della linea Sequestrane Syngenta) somministrati ad inizio vegetazione a livello radicale e per via fogliare in tempi successivi su diverse colture arboree.
Le prove si terranno il 10 giugno a Castelfranco Emilia (MO) su coltivazioni di pero; il giorno successivo a Faenza (RA) su pesco e il 12 giugno a Valeggio sul Mincio (VR) su kiwi.
Verranno utilizzati sistemi di rilevazione innovativi: saranno infatti scattate fotografie ad infrarossi con un’apparecchiatura particolare montata su un pallone aerostatico sovrastante il campo in prova contemporaneamente a rilevazioni “a terra” con fluorimetro e con classificazione visiva del grado di clorosi delle singole parcelle.
La tecnologia applicata è sostanzialmente una estensione della tecnica fotografica a raggi infrarossi che individua lo stato nutrizionale delle piante in funzione della banda di emissione delle foglie sulle varie piante all’interno della prova sperimentale.
Questa tecnica costituisce il sistema più avanzato della diagnosi delle ferrocarenze e potrà costituire, una volta messo a punto nel dettaglio, un valido strumento per l’identificazione di stati carenziali anche su areali allargati, tramite rilevazione da satellite.
Le prove inizieranno alle 10 e dureranno fino alle ore 12.
Per informazioni: Syngenta Crop Protection – Milano – tel. 02/334441 – fax 02/3088380 www.syngenta.com
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Fonte: Agronotizie