E’ stato presentato all’Istituto agrario di San Michele all’Adige il nuovo laboratorio di metabolomica, una piattaforma tecnologica all’avanguardia a livello nazionale per lo studio delle proprietà salutistiche degli alimenti, in particolare vite, melo e piccoli frutti.
La nuova strumentazione, che fa capo all’area Alimentazione del Centro ricerca e innovazione, è in grado di fotografare tutto ciò che si muove nella pianta, cioè tutti quei composti presenti nei tessuti vegetali e servirà per meglio comprendere gli effetti salutistici degli alimenti.

“Il laboratorio è in via di completamento - ha spiegato il dirigente del Centro ricerca e innovazione, Roberto Viola - e attualmente vi operano una decina di persone tra tecnici e ricercatori. Si compone di una serie di spettrometri di massa in configurazioni specializzate e vi convergono diverse discipline: dalla bioinformatica alla biochimica, dalla fisica alla chimica strumentale”.
Fulvio Mattivi, responsabile dell’Area Alimentazione, ha spiegato che la metabolomica è una disciplina scientifica emergente. Il principale oggetto di studio sono l’insieme di tutti composti naturali prodotti dall’organismo e mediatori dell’azione protettiva della frutta e dei vegetali nella dieta umana.
Numerosi sono gli studi e le ricerche che riguardano il rapporto tra alimenti e proprietà salutistiche. In particolare si stanno impostando studi finalizzati a comprendere il meccanismo di regolazione genetica della biosintesi dei componenti del frutto, alla ricerca di elementi di conoscenza indispensabili per progettare l’introduzione dei caratteri desiderati nelle varietà del futuro. Si è iniziato a studiare il metabolismo di lieviti contaminanti del vino (Brettanomyces), alla ricerca di nuove strategie di prevenzione. Per quanto riguarda i composti bioattivi presenti negli alimenti, questo nuovo metodo di indagine sta fornendo informazioni essenziali sul metabolismo in-vivo dei pigmenti rossi del vino e della frutta, gli antociani.
 
E' stato presentato anche l’Annual Report 2008, la pubblicazione del Centro ricerca e innovazione che raggiunge la sua terza edizione e contiene i principali risultati dell’attività svolta lo scorso anno.
Il testo si compone di 149 pagine e descrive lo stato di avanzamento delle attività di studio e analisi condotte presso il Centro sperimentale (oggi Centro ricerca e innovazione): dalle analisi per rintracciare l’origine degli alimenti in Europa allo sviluppo di metodologie innovative per le analisi sensoriali, dalla ricerca sui genomi di vite e melo allo studio dei cambiamenti climatici e dei loro impatti sulle foreste trentine, dallo studio delle malattie delle piante all’analisi del comportamento degli insetti dannosi per evitare la loro riproduzione.

“La performance scientifica del Centro ha proseguito anche per il 2008 su direttrici di continuo miglioramento qualitativo” ha spiegato Viola, soffermandosi in particolare sulla sinergia con il Cea che “rappresenta per la Fondazione un bagaglio di risorse e competenze di ricerca in campo ambientale unico nel suo genere. Questo ci consentirà di portare un contributo significativo di ricerca e innovazione su problematiche d’interesse prioritario: i cambiamenti climatici, la valorizzazione delle risorse naturali, una gestione più sostenibile del territorio ed il miglioramento della qualità della vita”.
 
Il volume si conclude con un riferimento ai titoli dei progetti, alle pubblicazioni, alle tesi accademiche discusse, ai principali riconoscimenti conferiti ai ricercatori e alla presenza nei comitati editoriali di riviste scientifiche.
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