Sistemi colturali, agrobiodiversità, biostimolanti, biotecnologie vegetali, paesaggio, one health, resilienza e post raccolta.
Queste sono state le tematiche centrali della quattordicesima edizione delle Giornate Scientifiche della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (Soi). Tenutesi dal 21 al 23 giugno 2023, sono state ospitate dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino al campus Luigi Einaudi.
Le Giornate hanno visto come sponsor Jingold, Greenhas Group, Fomet, L. Gobbi, Agrion, il supporto di Associazione Biogruppo, Bosca, FruRed, Ortofruit Italia, Joinfruit, Centro Regionale di Castanicoltura del Piemonte e il patrocinio dell'Associazione Florovivaisti Italiani.
La quattordicesima edizione, coordinata da Valentina Scariot, Gabriele Beccaro e Andrea Ertani ha interessato ampi settori dell'agricoltura, includendo le colture arboree da frutto e da legno, le specie ortive, le colture floricole, le piante ornamentali, il vivaismo, la gestione del paesaggio e la tutela degli spazi a verde.
Ha anche visto la partecipazione di un vasto comitato scientifico, dando spazio soprattutto ai numerosi gruppi di lavoro Soi e ai giovani ricercatori e dottorandi di diverse università d'Italia.
Un'edizione per tutti i gusti
Il fitto programma ha contato un totale di trecento contributi scientifici, organizzati in workshop, sessioni orali, smart oral communication, graphical abstract e la presenza di keynote speakers, che hanno consentito di unire con grande trasversalità i temi della ortoflorofrutticoltura e della transizione ecologica.
Workshop
I quattro workshop paralleli hanno affrontato nel dettaglio alcune tematiche di particolare interesse per il settore ortoflorofrutticolo, coinvolgendo ricercatori, tecnici e operatori professionali.
Il workshop "Micropropagazione, innesto erbaceo e microinnesto erbaceo nel processo della propagazione industriale del vivaismo professionale" si è focalizzato su una valutazione aggiornata delle produzioni vivaistiche in vitro in Italia, le problematiche e le prospettive inerenti all'impiego del microinnesto nel processo di propagazione industriale dei fruttiferi.
Il workshop "Sensoristica e l'intelligenza artificiale in ortofrutticoltura & strategie per l'ottimizzazione dell'irrigazione" si è focalizzato sull'avanguardia delle tecnologie a disposizione prossimali e da remoto, sugli approcci per il loro utilizzo e sulle possibili applicazioni nel campo della ortoflorofrutticoltura, al fine di rendere i processi colturali sempre più sostenibili attraverso strategie agronomiche innovative.
Il workshop "Colture fuori suolo: ricerca e il mondo operativo a confronto" si è focalizzato da un lato sulle tendenze attuali della ricerca scientifica, sulle tecniche e sulle tecnologie del fuori suolo e dall'altro sul comprendere quali sono le esigenze e il punto di vista dei tecnici che operano nel settore a livello commerciale. Su questo argomento successivamente si è svolta una tavola rotonda che ha visto la partecipazione degli stakeholders del settore del fuori suolo.
Infine, il workshop "Individuazione precoce delle alterazioni post raccolta: approcci e implicazioni pratiche" si è focalizzato sulle diverse strategie e pratiche per individuare in maniera precoce le eventuali cause di stress biotici ed abiotici e rimuoverle, quando possibile, evitando o riducendo così le alterazioni sui prodotti ortofrutticoli in fase di post raccolta.
Per scaricare i riassunti dei workshop clicca sul link dedicato.
Smart oral communication
Le smart oral communication hanno previsto l'esposizione di un lavoro in tre minuti di tempo per ogni relatore o relatrice, per un totale di 82 lavori.
Toccando le tematiche centrali dell'evento: biotecnologie, agrobiodiversità, biostimolanti, one health, paesaggio, post raccolta, resilienza e sistemi colturali.
Di seguito riportiamo alcuni titoli delle ricerche scientifiche presentate per alcune sessioni di interesse.
Per la sessione sistemi colturali si sono presentati lavori come "Manipolazioni del microambiente: effetti su fisiologia dell'albero e dinamiche di accumulo del calcio nel frutto di kiwi" del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell'Università di Bologna.
O per esempio lavori come "Monitoraggio climatico in serre low-tech e valutazione di nuovi genotipi di fragola per il nord-Italia" del Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali e Ambiente dell'Università di Padova.
Per la sessione resilienza si sono presentati lavori come "Pratiche agronomiche carbon e water friendly per la gestione sostenibile del mandorleto: risultati preliminari" del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria (Crea) - Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente di Bari e del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro".
Oppure "Sensori Sap flow: uno strumento promettente per la stima della traspirazione nelle specie ortofloricole" delle sedi del Crea - Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo di Salerno e Pistoia.
Per la sessione biotecnologie invece si sono presentati lavori come "Analisi QTL multiparentale per l'identificazione di geni di tolleranza a malsecco in limone" del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione ed Ambiente dell'Università degli Studi di Catania in collaborazione con il Centro di Ricerca e Innovazione della Fondazione Edmund Mach e il Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura del Crea di Acireale (Ct).
O presentazioni come "Genomica, metabolomica e fenologia del germoplasma di ciliegio autoctono del Lazio per una cerasicoltura sostenibile" del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell'Università degli Studi della Tuscia in collaborazione con l'Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante e l'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio.
L'evento ha visto la partecipazione di un vasto comitato scientifico
(Fonte: AgroNotizie®)
Sessioni orali
Le sessioni orali invece sono state esposte in dieci minuti di tempo per relatore o relatrice, per un totale di 80 presentazioni.
Di seguito alcuni esempi.
"Caratterizzazione agronomica e qualitativa di nuove cultivar di pomodoro 'miniplum' con differente pigmentazione del frutto" del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell'Università degli Studi di Catania per la sessione sistemi colturali.
"Stress salino e biofortificazione con selenio: effetti su alcune piante aromatiche" del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino, dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale (Ve) e del Dipartimento di Agronomia dell'Azerbaijan Shahid Madani University (Iran) per la sessione one health.
"Il contributo delle collezioni vegetali ornamentali per la salvaguardia della biodiversità" presentato dal gruppo di lavoro Soi - Collezioni Vegetali Specializzate per la sessione paesaggio.
Per scaricare i riassunti delle smart oral communication e delle sessioni orali clicca sul link dedicato.
Graphical abstract e visite tecniche
I convegnisti hanno potuto seguire anche l'esposizione di graphical abstract, ovvero una modalità di presentazione utilizzata da moltissime riviste scientifiche internazionali per avere una visione immediata e schematica del lavoro proposto.
Per la precisione 162 sono stati i lavori presentati in questa modalità e il programma ha previsto anche la premiazione degli estratti grafici più esaustivi durante la cerimonia conclusiva dell'evento, avvenuta nel pomeriggio di giovedì 22 giugno 2023.
Scarica la raccolta dei graphical abstract al link dedicato.
Dopo la premiazione dei graphical abstract, durante la cerimonia conclusiva, è intervenuto Antonio Ferrante, presidente generale della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana, per ringraziare tutti i partecipanti e l'intero comitato scientifico. Inoltre Ferrante ha anche annunciato ai convegnisti che è già in corso l'organizzazione per la prossima edizione delle Giornate Scientifiche Soi del 2025.
A concludere definitivamente l'evento le visite tecniche che hanno offerto ai partecipanti tre opzioni.
La visita tecnica il "Verde tecnologico e il verde storico, Torino e la Reggia di Venaria" che ha portato i partecipanti a scoprire le diverse aree verdi nella città di Torino: la pista 500, il tetto di Green Pea, l'orto urbano di Venaria e il parco della Reggia di Venaria.
La visita tecnica "I territori Unesco tra corilicoltura e viticoltura" è stata dedicata alle zone collinari delle Langhe e del Monferrato permettendo ai partecipanti di conoscere la nocciola Tonda Gentile delle Langhe e i vini delle Langhe.
Nella visita tecnica "I territori della frutticoltura ai piedi del Monviso" i convegnisti hanno potuto conoscere la frutticoltura piemontese tramite l'innovazione e la sostenibilità delle tecniche agronomiche, le specie, le varietà e le tecnologie di post raccolta.
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Fonte: AgroNotizie