All’incontro di degustazione, accanto al presidente Francesco Salamini hanno partecipato anche l’assessore alla ricerca, Sara Ferrari, il direttore generale, Mauro Fezzi, il dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, Roberto Viola, il presidente del Consorzio Innovazione Vite, Enrico Giovannini, il coordinatore della piattaforma miglioramento genetico della vite, Marco Stefanini.
“Un risultato che premia la pazienza di 16 anni di lavoro” ha sottolineato l’assessore alla Ricerca, Sara Ferrari. “Questo lavoro - ha detto - ci serve per dimostrare che la ricerca non è fine a se stessa, ma ha uno scopo, che viene messo a disposizione di chi può trarre vantaggio. Questi sono momenti importanti anche sul piano politico perché ci dicono che dobbiamo proseguire in questa direzione”.
Da sinistra: il presidente Fem Francesco Salamini, il presidente del Civit, Enrico Giovannini e l'assessore alla Ricerca, Sara Ferrari
Enrico Giovannini, presidente del Civit, il Consorzio innovazione vite creato dalla Associazione Avit e da Fem che avrà il compito di promuovere e divulgare le quattro varietà, ha spiegato che il Trentino è la seconda realtà italiana per produzione di barbatelle. “E’ importante per noi uscire dai confini provinciali -ha spiegato- con materiali nuovi e sani per essere competitivi sul mercato”.
A margine della degustazione sono stati premiati dal direttore generale Mauro Fezzi e dal dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Marco Dal Rì, i due studenti, freschi diplomati enotecnici, Marco Comai e Gabriele Furletti, che si sono classificati rispettivamente al primo e al terzo posto al campionato europeo del vino, svoltosi recentemente in Belgio.
Fotoservizio e filmato a cura dell’Ufficio Stampa Pat
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Fonte: Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige