Tradizionalmente, il riso viene coltivato allagando i campi con uno strato d'acqua di 10-15 centimetri, una tecnica che è rimasta praticamente invariata per cinquemila anni. Questo metodo protegge le piante dagli shock termici e dalla competizione delle piante infestanti, ma ha un forte impatto sull'ambiente.
Secondo una ricerca della National Academy of Sciences, le risaie utilizzano circa il 40% dell'acqua dolce disponibile a livello mondiale e sono responsabili di circa un quinto delle emissioni globali di metano. Nei luoghi in cui si pratica la sommersione a intermittenza, si produce addirittura fino a 45 volte più protossido di azoto rispetto alle risaie costantemente allagate.
Mettendo insieme questi due fattori, l'effetto globale del riso sul clima equivale a quello di circa 600 centrali a carbone di medie dimensioni.

Esempio di coltivazione del riso tradizionale in sommersione nel Parco del Ticino in Lombardia
(Fonte foto: shutterstock)
Cambiamento climatico e risicoltura
Il riscaldamento globale sta aggravando la carenza d'acqua disponibile per la risicoltura, con conseguenze disastrose.
In Spagna, la siccità del 2022-2023 ha causato un calo del 40% delle superfici coltivate a riso e del 50% della produzione nazionale rispetto alla media dei cinque anni precedenti. In alcune zone, a causa delle restrizioni idriche, non è stato nemmeno possibile seminare. In Sri Lanka, sempre nel 2023, oltre 20mila ettari di terreni agricoli, in gran parte le risaie, sono andati distrutti a causa di caldo e siccità.
Mentre aumentano i fenomeni estremi – oltre alla siccità, anche le alluvioni danneggiano la risicoltura – e la carenza di risorse idriche generalizzata, in un contesto in cui la popolazione mondiale è in costante crescita, diventa urgente l'adozione di soluzioni più sostenibili per l'irrigazione del riso.
Per tutti questi motivi, assistiamo all'avanzamento di nuove tecniche per la risicoltura, come le cosiddette coltivazioni del riso "a secco".

La coltivazione del riso "a secco" sfrutta l'apporto idrico controllato e preciso dell'irrigazione a goccia
(Fonte foto: Irritec)
Coltivazione del riso "a secco": sostenibile e di qualità
Da molti anni ormai, vengono sperimentate varietà risicole con un apparato radicale più robusto che resistono meglio agli stress climatici, ma una soluzione che guarda ad una risicoltura più sostenibile e di qualità è certamente l'irrigazione a goccia.
Questa tecnica consente di:
- ridurre fino al 70% il consumo d'acqua rispetto alla media mondiale (40% rispetto alla media nazionale in Italia);
- diminuire l'uso di fertilizzanti del 25-30%;
- abbattere i consumi energetici del 36%;
- ottenere una produzione di circa 6-8 tonnellate ad ettaro;
- migliorare la qualità del raccolto;
- evitare le emissioni di metano legate alla sommersione di oltre il 70%;
- integrare il riso in rotazioni colturali più sostenibili, con effetti positivi su suolo, biodiversità e difesa fitosanitaria.

L'irrigazione a goccia sulle coltivazioni di riso mostra risultati promettenti nelle sperimentazioni
(Fonte foto: Irritec)
L'irrigazione a goccia apre così nuovi scenari per la risicoltura, consentendo di coltivare anche al di fuori delle aree tradizionali e di valorizzare il riso come vera e propria coltura da reddito. Il tutto in modo più sostenibile.
Irrigazione del riso a goccia con le soluzioni Irritec
Irritec è da anni in prima linea per rendere la risicoltura più sostenibile, efficiente e redditizia. All'interno di alcuni progetti di ricerca, in particolare quelli cofinanziati dal centro nazionale di ricerca Agritech, l'azienda ha creato dei campi sperimentali dedicati alla coltivazione del riso, per testare le proprie soluzioni per l'irrigazione a goccia su riso, valutandone gli effetti non solo su resa e consumi, ma anche sulla qualità del prodotto finale.
A parità di produzione, oltre ad un significativo risparmio idrico, le prove di irrigazione a goccia su riso mostrano una marcata riduzione della presenza di metalli pesanti nella cariosside: l'arsenico è risultato praticamente assente, mentre la concentrazione di cadmio si è ridotta fino a due terzi rispetto alle risaie in sommersione.

Centralina di controllo per l'impianto di irrigazione a goccia su riso Commander Evo di Irritec
(Fonte foto: Irritec)
Per ottenere un riso eccellente e sostenibile è fondamentale una progettazione mirata dell'impianto a goccia, che tenga conto di tutti i fattori geomorfologici e agronomici e che metta in campo le tecnologie più adeguate.
Irritec fornisce la soluzione completa per l'irrigazione del riso: dalle ali gocciolanti leggere IrritecTape ed eXXtreme Tape, fino ai sistemi di filtrazione, tubazioni, sensori, stazioni agrometeo e sistemi di automazione per una gestione precisa e intelligente dell'irrigazione e della fertirrigazione.
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Fonte: Irritec


































