Stock di prodotto bassi, contesto geopolitico, politiche ambientali e tariffarie. Tutte queste condizioni continuano a far persistere volatilità e incertezza sui mercati delle commodity. Se ne è parlato nella due giorni dell'evento Commodity Agricole, organizzato da Areté - The Agrifood Intelligence Company e Unione Italiana Food, con la partecipazione di oltre un migliaio di professionisti del settore agroalimentare. L'evento ha avuto come official sponsor BASF, Syngenta, xFarm con il sostegno di Corteva.

 

"Nonostante in alcuni mercati si sia raggiunto un equilibrio di medio lungo periodo, come per esempio per mais e frumento duro - ha esordito in fase di apertura dei lavori il presidente di Areté Mauro Bruni - ci sono ancora mercati e filiere con prezzi in forte crescita, come il cacao e il caffé, con bruschi aumenti nei primi nove mesi del 2024. Una delle cause di questi trend altalenanti è che non si è ancora riusciti a ristabilire duraturi stock di prodotto in modo da rendere più stabile l'andamento dei prezzi".

 

"In secondo luogo - ha continuato Bruni - le politiche ambientali e tariffarie adottate creano incertezza e instabilità, ragioni per cui la volatilità continuerà a caratterizzare i mercati in maniera ancora più persistente. Anche se il motivo più importante e serio è certamente la contrapposizione fra i Paesi occidentali e i Brics". Ecco nel dettaglio, invece, le analisi sui mercati delle commodity.

 

Cereali

Dopo un biennio di prezzi in discesa, le quotazioni cerealicole si stanno mantenendo sostenute per le problematiche sul fronte produttivo con un'offerta più scarsa sia dal punto di vista delle rese che per la qualità dei frumenti, a causa delle piogge eccessive nel Nord Europa. Sul fronte dell'Europa orientale la siccità ha causato problemi sul raccolto del mais, così come in Italia. Anche nel bacino del Mar Nero la situazione risulta complicata, con le produzioni russe e ucraine di mais e frumento tenero in calo.

 

Il calo produttivo europeo viene però compensato dal Nord America: Stati Uniti e Canada saranno in grado di mettere a disposizione maggiori volumi sia per il frumento tenero che per il frumento duro; sempre gli Usa, sul mais, saranno un importante fronte di approvvigionamento. Per quanto riguarda il riso, a livello internazionale si registra una crescita di disponibilità di prodotto asiatico.

 

Semi ed oli vegetali

In calo la crescita della produzione mondiale di oli vegetali. In discesa le rese produttive nel Sud Est Asiatico, che vede aumentare i consumi interni, in particolare quelli destinati a scopo energetico. Segno meno anche per colza e girasole. In controtendenza c'è invece la soia, per la quale è prevista per la campagna 2024-2025 un'abbondanza di offerta, in grado di soddisfare la domanda sempre più crescente. Sul fronte del mercato dell'olio extra vergine di oliva, le quotazioni potrebbero raffreddarsi grazie alle prospettive produttive in forte rialzo dalla Spagna, dopo un biennio di produzione scarsa a causa della siccità.

 

Latte e derivati

In Unione Europea la produzione di latte continua a essere condizionata dal calo del numero di capi che non viene compensato dall'aumento delle rese. Le quotazioni persistono su livello medio-alto a causa del raffreddamento della domanda asiatica, causata dalla crisi economica, ma questo non vale per il burro (+50% sulla piazza di riferimento di Kempten, da inizio 2024).

 

La produzione di latte in polvere cresce lievemente a livello mondiale (+1,3%), ma lo stock limitato di prodotto mantiene i prezzi sostenuti. Sul fronte delle uova si registra, sempre sul mercato europeo, un aumento dell'offerta e il contestuale rallentamento dei consumi rende i prezzi più volatili. Questo si evince dal forte balzo in avanti (+17%) fra luglio e ottobre 2024, dopo i primi sei mesi del 2024 in deflazione.

 

Pomodoro

Cresce la produzione mondiale di pomodoro da industria. La stagione commerciale prospetta un possibile calo delle quotazioni per i prezzi dei prodotti derivati e trasformati del pomodoro. Sul fronte del prodotto fresco da mensa, le condizioni climatiche sfavorevoli potrebbero creare problemi produttivi, in questo caso le quotazioni potrebbero mantenersi stabili.

 

Frutta secca

Anche nel comparto della frutta secca la campagna 2024-2025 rimane all'insegna della volatilità, con un'inflazione persistente a causa delle produzioni inferiori alle aspettative. In particolare questo accade per noci e mandorle, sia negli Stati Uniti che in Europa e, complice un calo produttivo, anche in Italia. In un contesto produttivo complicato la domanda rimane comunque dinamica.

 

Legumi

A tirare le fila del mercato è la forte crescita produttiva per lenticchie e ceci in Nord America. Questa ripresa ha portato a un crollo dei prezzi fra marzo e settembre (-40% per le lenticchie Usa, -30% per i ceci canadesi). A livello mondiale i prezzi rimangono comunque più alti rispetto alla media storica. L'offerta globale 2024-2025 non riesce comunque a soddisfare una domanda globale che è sempre più crescente grazie all'innovazione e ai trend dei consumi.