Tre giorni per 56.200 ingressi al Rimini Expo Centre, con una crescita del 13% rispetto allo scorso anno. Così si chiude il sipario sull'edizione 2024 di Macfrut che ha entusiasmato gli attori della filiera ortofrutticola. Dall'8 al 10 maggio la kermesse ha visto un altissimo livello qualitativo dei visitatori, con operatori e buyer esteri sempre più presenti, una maggiore attrattività della produzione italiana, eventi con esperti da tutto il mondo, operatori dinamici e fiducia nel futuro.

 

Un traguardo… ma anche un punto di partenza

"Un evento imprescindibile per capire in quale direzione va il settore" il presidente di Macfrut Renzo Piraccini riporta questa osservazione fatta da un espositore riferendosi alla manifestazione ed era proprio questo l'obiettivo: "la consapevolezza che gli espositori l'abbiano compreso ci dice che stiamo andando nella giusta direzione. È il gioco di squadra di un'intera filiera che vince in Macfrut, come conferma il successo di questa edizione".

 

Un traguardo, ma anche il punto di partenza verso nuove sfide "consapevoli che il nostro Paese merita un evento di respiro internazionale. E proprio per questo già da domani saremo al lavoro per un'edizione 2025 ancora più ricca e internazionale" ha detto Piraccini dando l'arrivederci alla prossima edizione di Macfrut in programma dal 7 al 9 maggio 2025, la cui presentazione avverrà mercoledì 11 settembre 2024 a Il Cairo.

 

"Gli imprenditori dell'ortofrutta, dell'agroalimentare, dell'agroindustria, sono l'orgoglio di questa nazione". Con queste parole il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida ha inaugurato la 41° edizione di Macfrut. "Gli imprenditori di questo settore sono coloro che hanno tenuto in piedi la percezione della qualità che viene associata naturalmente all'Italia. Fiere straordinarie come questa - ha proseguito il ministro - mi danno la possibilità di incontrare centinaia di imprenditori, che con la ricerca, l'innovazione e la garanzia di qualità dei propri prodotti si mostrano al mondo. E si presentano non solo alle nazioni più ricche, che possono acquistare beni di pregio, ma anche a quelle più povere che vogliono sviluppare qualcosa che assomiglia al nostro modo di alimentarci, di produrre e di vivere. Qui, a Macfrut, c'è una vocazione che anticipa la visione più generale del Piano Mattei".

 

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Il ministro Lollobrigida, insieme a Lorenzo Galanti, direttore generale di Ice Agenzia, ha inoltre consegnato Premio Macfrut 2024 a Roberto Luongo già direttore generale di Ice Agenzia che ha commentato: "Avevo annunciato che Macfrut avrebbe potuto ambire a un ruolo da protagonista nel contesto fieristico mondiale grazie al supporto di tutti i soggetti della filiera, posso dire che siamo sulla giusta strada".

 

Stand dell'India a Macfrut 2024

Tanti gli stand da ogni parte del mondo, tra questi anche l'India

(Fonte foto: AgroNotizie®)

 

A Macfrut 2024 l'ortofrutta da tutto il mondo

Ed è un profumo internazionale quello che si respira tra i padiglioni di Macfrut 2024. Ne sono un esempio l'evento Mango Day promosso dalla Repubblica Dominicana, o le opportunità di partnership per le imprese italiane che desiderano investire nella Repubblica Democratica del Congo e in Namibia, o il convegno dedicato alla filiera del caffè in America Latina e a come renderla più sostenibile.

 

Un momento del convegno 'Potenziamento inclusivo e sostenibile della filiera del caffè per la conservazione delle foreste tropicali'
Un momento del convegno "Potenziamento inclusivo e sostenibile della filiera del caffè per la conservazione delle foreste tropicali"

(Fonte foto: AgroNotizie®)

 

Le ricette luminose per le piante officinali

Dagli aromi tropicali ed esotici si passa poi a quelli delle piante officinali, di erbe e spezie che pervadono gli stand del padiglione Spices & Herbs Global Expo. Ma come si può in quest'ambito avere composti con una maggiore concentrazione e più rese nei raccolti? Di questo si è parlato all'incontro "Facciamo luce sulle piante officinali: Esperienza di coltivazione indoor e applicazioni in ambito farmaceutico", promosso dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell'Università di Bologna. Si è fatto il punto su ricerca, pratiche agronomiche innovative per la coltivazione indoor che permettono incrementare le rese attraverso sistemi di coltivazione bioingegnerizzati ad hoc, come nel caso di ricette luminose specifiche per ogni coltura, con alcuni esempi di sperimentazioni su pervinca del Madagascar, Coleus e Taus Baccata.

 

Prove pratiche di distillazione a Macfrut 2024

Prove pratiche di distillazione a Spice & Herbs Global Expo

(Fonte foto: AgroNotizie®)

 

Macfrut è innovazione... varietale

Avere un'uva di varietà Italia che sia precoce, mantenendo proprietà qualitative e quantitative. A questo obiettivo stanno lavorando Nuvau e Italian Club Variety, due dei tre breeder pugliesi specializzati nel miglioramento varietale dell'uva da tavola made in Italy. Se n'è parlato al Simposio sull'Uva da Tavola, ospitato a Macfrut, un'occasione per fare il punto sullo stato dell'arte della ricerca in questo settore. Tra le ultime tecniche agronomiche presentate ci sono quella cosiddetta di "embryo rescue" e un'innovativa tecnica di campo che anticipa la produzione a maggio.


"Nel campo sperimentale presente in fiera - specifica Bruno Mezzetti, docente dell'Università Politecnica delle Marche, coordinatore del Simposio -, con una combo di tecniche agronomiche si è riusciti ad anticipare la produzione di un'uva bianca e apirena addirittura a maggio. Un record assoluto. Si è lavorato, come spiegato dall'azienda tester intervenuta a testimoniare la sua esperienza, su una varietà precoce e a basso fabbisogno di freddo che è stata coltivata in fuori suolo. Dall'insieme di questi fattori si è arrivati al primo test riuscito di uva più precoce d'Italia che arriverebbe in una finestra di mercato estremamente interessante, pre-estiva. Sulle varietà tardive si sta lavorando per arrivare al raccolto tra ottobre e novembre con interessanti opportunità di mercato durante il periodo natalizio".

 

Macfrut è innovazione… di prodotto

Premiata a Macfrut l'innovazione di prodotto nella quarta edizione del Biosolutions Innovation Award, nell'ambito del Salone Biosolutions International Event che fa della kermesse fieristica il punto di riferimento europeo del settore con una settantina di imprese presenti. Coordinato da Agri2000 net, partner scientifico della manifestazione, due le innovazioni premiate dal comitato scientifico: Vynyty Pro Press di Bayer e YaraMila NUTRI di Yara. A consegnare il riconoscimento è stato Lorenzo Galanti, direttore generale di Ice Agenzia.


Nel dettaglio, con Vynyty Pro Press la pratica della confusione sessuale in pomodoro e pesco raggiunge maggiore efficienza, grazie alla maggiore durata del trattamento, alla facilità di impiego e alla estrema sostenibilità del prodotto che, al termine della sua vita, si degrada naturalmente nell'ambiente. A ritirare il premio Silvano Locardi, responsabile Marketing Frutta e Vite di Bayer, insieme a Ignazio Romeo, responsabile Marketing Orticole di Bayer.

 

L'altro prodotto innovativo premiato è YaraMila NUTRI di Yara. Utilizzato su colture ortofrutticole, aumenta la crescita dell'apparato radicale e consente un migliore assorbimento dei nutrienti somministrati a bassi dosaggi. Ha ritirato il premio Rocco Cavoto, Sales & Marketing and Agronomy di Yara.

 

La premiazione di Biosolutions Innovation Award 2024

La premiazione di Biosolutions Innovation Award 2024

(Fonte foto: Macfrut)

 

E i portinnesti? L'innovazione sta nel "vecchio"

A volte ritornano. Nel mondo dei portinnesti per le colture frutticole italiane come mele, pere e drupacee si fa un tuffo nel passato. La direzione presa dalla ricerca punta a recuperare il "vecchio" vigore di queste piante per renderle resistenti alle nuove fitopatologie. Di tutto questo si è parlato nel corso del Simposio Internazionale Portinnesti tenutosi a Macfrut.


È inoltre emerso che la frutticoltura italiana e, in genere europea, si sta spostando a Est: soprattutto in Azerbaigian, Uzbekistan o Moldavia per il cambiamento climatico, almeno in questa fase iniziale, si stanno creando le condizioni ottimali per melicoltura e cerasicoltura.

 

Per le ciliegie e per le pere tornano i portinnesti del passato. Viktor Eremin, direttore della Stazione Sperimentale di Miglioramento Genetico Krymsk (non presente all'evento), ha individuato delle varietà di portinnesto di Prunus che hanno dimostrato di rendere resistente non solo le ciliegie ma anche le drupacee. Stefano Lugli, coordinatore del salone e convener di Irs insieme a Stefano La Malfa, ha precisato che si sta lavorando per nanizzarli e per rispondere meglio ai cambiamenti climatici, ad esempio rendendoli resistenti alla mancanza di acqua o all'eccesso di freddo.

 

Anche per le pere si torna al passato con sviluppi innovativi. I ricercatori dell'Università di Cornell nello Stato di New York, hanno lavorato su vecchi portinnesti di pero ottenendo risultati importanti in termini di vigoria delle piante.

 

Nuovi processi al Salone Innovation Hub Healthy Food

Il mercato dei succhi di frutta è destinato a raddoppiare nei prossimi dieci anni, secondo uno studio della Scuola Superiore di Biotecnologia dell'Università Cattolica portoghese.

 

Una crescita che dovrà seguire obiettivi di sostenibilità, freschezza e qualità, oltre che ottimizzazione dei processi. Per questo al convegno "Succhi freschi: trattamenti non termici emergenti di stabilizzazione/funzionalizzazione" si è parlato dell'innovazione tecnologica che ha già raggiunto quegli obiettivi in maniera economicamente molto competitiva, portando ad esempio il caso della tecnica a campi elettrici pulsati, uno dei cavalli di battaglia del centro di ricerca tedesco Dil. Inoltre, grazie alla combinazione di questa tecnologia con quella a base di radiofrequenze, si possono creare alimenti a base di proteine vegetali con processi ultrasostenibili.


Dall'Università di Porto in Portogallo arriva il processo di trasformazione ad ultrasuoni e la termosonorizzazione che hanno, tra i vantaggi, quello di accelerare la trasformazione dei succhi in maniera sostenibile. Mentre, per la decontaminazione microbica veloce, l'Università sta lavorando su un processo che usa la radiazione Uvc come alternativa concreta alla pastorizzazione.

 

La fermentazione è presente in diversi tipi di diete

Una slide del convegno "Valorizzazione di materie prime vegetali attraverso trattamenti emergenti e biotecnologie innovative": la fermentazione è presente in diverse diete 

 

I processi fermentativi sono stati protagonisti del convegno "Valorizzazione di materie prime vegetali attraverso trattamenti emergenti e biotecnologie innovative". Tra gli interventi del workshop anche quello della professoressa Raffaella Di Cagno dell'Università di Bolzano che ha spiegato l'importanza della fermentazione, un processo che vede coinvolti microrganismi di diversi gruppi microbici, tra cui principalmente batteri lattici e lieviti, che sotto condizioni anaerobiche utilizzano prevalentemente carboidrati e rilasciano poi diversi tipi di metaboliti.

Oggi, in diverse diete si trovano alimenti fermentati e si ha un riscontro positivo anche da parte dei consumatori a questi tipi di prodotti.

 

Questi sono solo alcuni frammenti della manifestazione dedicata all'ortofrutta, che tornerà nel 2025 con una nuova edizione sempre più internazionale e all'avanguardia.

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