Cala il numero di aziende agricole nei Paesi Ue dal 2005 al 2020: meno 5,3 milioni, con riduzioni soprattutto nelle aziende agricole miste e negli allevamenti. Quasi dimezzate le aziende agricole in Romania e Polonia,  meno 600mila in Italia, dove è calato drasticamente il numero di aziende cerealicole, di orticoltura sotto serra, di frutta, di vigneti ma anche di allevamenti.

Nonostante i cali, nel 2020 l'Italia era leader in Ue per numero di aziende che coltivavano ulivi, vigneti e colture permanenti varie.

 

Meno 5,3 milioni di aziende agricole in Ue dal 2005 al 2020

Secondo le ultime statistiche di Eurostat, l'Unione Europea ha perso più di 5 milioni di aziende agricole dal 2005 al 2020, un declino di circa il 37%.

 

I cali si sono verificati in tutte le tipologie di aziende: meno 2,6 milioni di aziende agricole miste, meno 1,6 milioni di allevamenti e meno 0,9 milioni di aziende specializzate nella coltivazione.

 

Cali esorbitanti in Romania, Polonia e Italia

In Romania, il Paese Ue con più aziende agricole, il calo è stato drastico: se nel 2005 si contavano 4,2 milioni di aziende agricole, nel 2020 sono scese a 2,8 milioni. Stessa sorte anche per Polonia e Italia, seconda e terza classificate per numero di aziende agricole in Ue, dove sono calate rispettivamente da 2,4 milioni a 1,3 milioni, e da 1,7 milioni a 1,1 milioni.

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In Italia è calato il numero di aziende cerealicole, di frutta, di orticoltura e non solo

L'Italia non è stata risparmiata dal calo delle aziende agricole in Ue dal 2005 al 2020. Infatti, seppur nel 2020 la penisola era leader per numero di aziende in alcuni settori, dal 2005 è calato di molto il numero di aziende cerealicole (da 224mila a 126mila), di orticoltura sotto serra (da 16mila a 9mila), di frutta (da 143mila a 62mila), di vigneti (da 179mila a 92mila) e di molti altri settori come allevamenti di ovini e bovini, di pollame, e aziende di prodotti lattiero caseari.

 

In aumento solamente le aziende che coltivano ulivi (da 364mila a 372mila) e gli allevamenti di suini (da 6,8mila a 7,7mila).

 

In un Paese come l'Italia, sempre più colpito dagli effetti della siccità e dai cambiamenti climatici, portare avanti aziende nel settore agricolo sta risultando sempre più difficile. Tuttavia, gli agricoltori italiani potranno contare sugli aiuti previsti dalla nuova Pac 2023-2027, che dovrebbe destinare 3 milioni di euro agli agricoltori colpiti da eventi catastrofici e disastri naturali, come gelo, alluvioni e siccità.

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2020: 58% di aziende agricole attive nella coltivazione

Nel 2020 le aziende agricole in Ue erano 9,1 milioni. La maggior parte di essere (il 58%) era specializzata nella coltivazione, di cui il 34% in quella su campo come cereali, semi oleosi, proteine, riso e radici, il 22% in colture permanenti, come alberi da frutto, piantagioni di bacche, vigneti, ulivi, e il 2% nell'orticoltura. Il 22% delle aziende agricole in Ue nel 2020 allevava bestiame (bovini, bufali, pollame, ovini, caprini, altri animali da pascolo).

 

Le aziende agricole miste, ossia quelle aziende che combinano coltivazione e allevamento senza che una delle due attività prevalga sull'altra, erano invece il 19%.

Infine, l'1% delle aziende agricole si dedicava all'agricoltura di sussistenza, un tipo di produzione in cui gli alimenti prodotti vengono consumati prevalentemente dalla famiglia.

 

Italia leader in Ue nella coltivazione di vigneti, ulivi e alberi da frutto

Con 372mila aziende che coltivano ulivi, 92mila vigneti, e 64mila colture permanenti varie, l'Italia nel 2020 era leader in Unione Europea per numero di aziende agricole attive in questi settori. Per numero di aziende che coltivano semi oleosi, cereali e proteine (126mila) era terza in Ue dopo Polonia e Romania, entrambe con circa 410mila aziende attive nel settore.

 

Per quanto riguarda l'allevamento, a prevalere erano le aziende con capre e pecore (38mila), seguite dagli allevamenti di bovini e ovini (23mila), di suini (7,7mila) e di pollame (4mila). Il numero di aziende agricole miste (39mila) era terzo in Ue sempre dopo Polonia e Romania, rispettivamente con 145mila e 512mila aziende.

 

Est Europa leader nella coltivazione specializzata, Nord Europa nell'allevamento

Nel 2020 la maggior parte delle aziende agricole specializzate nelle colture si trovava nei Paesi dell'Europa Orientale, come Bulgaria (73%), Ungheria (72%) e Romania (67%), e nei Paesi mediterranei come Grecia (74%), Malta (63%) e Croazia (61%).

 

La maggior parte degli allevamenti era invece diffusa nei Paesi dell'Europa nordoccidentale, come il Lussemburgo (82% di tutte le aziende), l'Irlanda (79%) e i Paesi Bassi (58%).