La lotta alla Xylella fastidiosa in Puglia tiene sempre banco. E soprattutto permane alta l'attenzione per la rigenerazione produttiva dell'area infetta. E se Coldiretti Puglia recentemente è tornata nuovamente a sottolineare come l'avanzata della batteriosi verso la Piana degli Olivi Monumentali non sia stata ancora fermata, qualche passo avanti per lo sblocco dei fondi verso l'area infetta è stato compiuto nel tavolo ministeriale dell'11 novembre scorso, con la rimodulazione verso la misura dei reimpianti e altre misure con molte richieste di 40 milioni di euro, provenienti dai contribuiti per gli espianti. Intanto nella legge di bilancio è stato inserito un emendamento che offre 15 milioni di euro alla ricerca per individuare nuove vie per la lotta al batterio.
Coldiretti, altri 1150 olivi da abbattere
Secondo Coldiretti "È allarme nuovi focolai di Xylella" per via di una aumentata fonte d'inoculo con "la pandemia degli ulivi che continua ad avanzare inarrestabile", dopo aver fatto seccare gli ulivi in provincia di Lecce e aver già intaccato oltre il 50% del patrimonio olivicolo in provincia di Brindisi, arrecando un danno enorme alla Piana degli Ulivi Monumentali. Lo denuncia Coldiretti Puglia, in riferimento ai risultati del monitoraggio dell'Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia, per cui andranno abbattuti 1.150 ulivi infetti da Xylella fastidiosa nei territori di Ostuni, Fasano e Cisternino. Ed è questo solo l'ultima puntata di una polemica a distanza tra l'organizzazione agricola e l'assessore all'agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia.
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Intanto, si è tenuto l'11 novembre scorso il tavolo di coordinamento del Piano Straordinario per la Rigenerazione Olivicola della Puglia, presieduto dal sottosegretario all'Agricoltura, Francesco Battistoni, insieme all'assessore all'Agricoltura della Regione Puglia, Pentassuglia, e le organizzazioni di categoria agricole.
"Siamo soddisfatti per un incontro che riteniamo proficuo - ha commentato l'assessore Pentassuglia a margine della riunione -. Da tempo chiedevamo che il Governo ascoltasse e raccogliesse direttamente quei pareri e quelle istanze del mondo agricolo che rappresentavamo sui diversi tavoli istituzionali. Abbiamo esaminato il Piano di Rigenerazione Olivicola della Puglia articolo per articolo, dimostrando quanto sinora fatto dalla Regione".
"Vorrei sottolineare - precisa - che stiamo seguendo il Piano in maniera puntuale, in ogni suo singolo aspetto. Ad oggi è stato speso un quarto della dotazione complessiva di 300 milioni di euro con risorse trasferite direttamente agli agricoltori. Inoltre, da una parte abbiamo avviato tutte le misure di nostra competenza che potevano essere attivate e, dall'altra, abbiamo collaborato fattivamente con il Ministero avanzando tempestivamente ogni proposta affinché il Piano potesse trovare completa definizione".
L'incontro ha visto l'accoglimento di tutte le proposte avanzate in questi ultimi dodici mesi da Regione Puglia. "Innanzitutto, è stata condivisa una rimodulazione finanziaria per circa 40 milioni di euro, utile per consentire a una più ampia platea di agricoltori di beneficiare dei sostegni previsti, specialmente per alcune delle misure più attenzionate come quella dedicata ai reimpianti degli ulivi in zona infetta - ha detto ancora Pentassuglia."Inoltre, apprezziamo che il Ministero abbia comunicato che presto provvederà ad adottare tutti i provvedimenti sollecitati per completare, così, l'attuazione del Piano e dare avvio a misure importanti e fortemente attese".
Inoltre, Pentassuglia ha nuovamente e positivamente commentato il recente annuncio del ministro Stefano Patuanelli della richiesta al Governo di una integrazione finanziaria del Piano di 500 milioni di euro sul conto del Fondo Sviluppo e Coesione, anche se la Regione Puglia ne aveva richiesti almeno 750: "Restiamo, comunque, in attesa di ulteriori stanziamenti utili a risarcire e rigenerare il territorio danneggiato dalla Xylella, così come sollecitato dal territorio. Le richieste di risorse aggiuntive non hanno ancora trovato una definizione, ma siamo fiduciosi che il Governo possa accogliere quanto prima questa proposta utile per realizzare a tutto tondo un processo di riqualificazione e rinascita del nostro sistema agricolo danneggiato".
Copagri Puglia, Piano rigenerazione ancora troppo lento
Invece, per il presidente di Copagri Puglia Tommaso Battista "Da tempo evidenziamo la necessità di accelerare con l'attuazione del Piano per la Rigenerazione Olivicola della Puglia, dal momento che il territorio continua periodicamente a vivere il progressivo avanzamento dell'infezione, legato a doppio filo alla mancanza di un programma organico d'interventi e alla scarsa efficacia degli attuali strumenti di contenimento".
Inoltre nel sottolineare il grande ritardo nel pagamento dei ristori agli agricoltori, Battista ha anche aggiunto: "Non possiamo limitare i reimpianti alle varietà Leccino e Favolosa e, più in generale, non possiamo pensare di puntare su poche varietà destinate al reimpianto e alla riconversione produttiva, andando a impoverire la biodiversità in territori già compromessi a livello ambientale e con gravi carenze idriche". Il presidente della Copagri Puglia ha inoltre sottolineato la necessità di "puntare con decisione sulla ricerca, approfittando anche delle disponibilità previste dalla manovra, e sulla promozione delle pratiche agronomiche che hanno dimostrato di contribuire a contenere l'infezione, anche attraverso la piantumazione di essenze indenni o capaci di agevolare la lotta alla sputacchina".
Coldiretti, 15 milioni per la ricerca in finanziaria
La sperimentazione, gli innesti per salvare gli olivi monumentali e lo studio della biodiversità rappresentata dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei sono temi di sicuro interesse e di concreta speranza, condotti fino a oggi grazie all'impegno volontario d'iniziativa privata e ricercatori che vanno supportati in modo tangibile, così come i progetti di rinaturalizzazione. È quanto afferma Coldiretti Puglia, commentando il nuovo finanziamento di 15 milioni di euro in tre anni per sostenere la ricerca contro la diffusione della Xylella fastidiosa, previsti nella nuova bozza della Legge di Bilancio.
L'organizzazione agricola ricorda che grazie al progetto di ricerca e sperimentazione "Un Getsemani In Salento - Xylella Quick Tollerance Test", che vede coinvolti l'Azienda Forestaforte di Giovanni Melcarne, Cnr - Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante, Università di Bari (Disspa e Disaat), Crsfa Basile Caramia sono già oltre 15mila i semenzali osservati, numerosi semenzali già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici selezionati e analizzati con PCR quantitativa, 33 semenzali risultati privi del batterio a tre-quattro successive analisi, di cui 23 già riprodotti e pronti per essere sottoposti a test di patogenicità. I risultati attesi riguardano nuove fonti di resistenza, nuove varietà, uniche e nate in loco da genitori autoctoni e nuovi genitori locali per attività di incrocio.