Sulla Gazzetta ufficiale numero 207 - serie generale - del 30 agosto 2021 è stato pubblicato il decreto ministeriale numero 361898 del 9 agosto 2021 con il quale il ministro delle Politiche agricole ha dichiarato l'esistenza del carattere di eccezionalità per i danni alle produzioni agricole della Campania causati dalle gelate manifestatesi dal 7 al 9 aprile 2021.

In particolare, il decreto Mipaaf del 9 agosto 2021 ha previsto - su richiesta della Giunta regionale della Campania - la possibilità di liquidare contributi in conto capitale fino all'80% del danno accertato sulla base della produzione lorda vendibile media ordinaria, da calcolare secondo le modalità e le procedure previste dagli orientamenti e dai regolamenti comunitari in materia di aiuti di Stato.

Tale aiuto - previsto in deroga alla normativa comunitaria ordinaria vigente per le colture non assicurate ancorché assicurabili -  si basa sull'articolo 71 del decreto-legge 25 maggio 2021, numero 73, convertito dalla legge 23 luglio 2021, n 106 "Misure urgenti connesse all'emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali" che aveva già contemplato tale facoltà, laddove stabilisce: "le imprese agricole che hanno subito danni dalle gelate e brinate eccezionali verificatesi nel mese di aprile 2021 e che, al verificarsi dell'evento, non beneficiavano della copertura recata da polizze assicurative a fronte del rischio gelo brina, possono accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell'attività economica e produttiva di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n 102".

La decisione ministeriale è stata assunta sulla base dell'articolo 25 del regolamento (Ue) 702/2014, riguardante gli aiuti destinati a indennizzare i danni causati da avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali. L'aiuto per le gelate ha ricevuto il numero di aiuto di Stato, comunicato in esenzione alla Commissione europea ai sensi del regolamento (Ue) 702/2014, rubricato come SA.49425 (2017/XA).

L'eccezionalità dell'evento è stata riconosciuta per territori omogenei - gli areali - e per particolari colture colpite ed effettivamente danneggiate oltre la soglia del 30% della produzione lorda vendibile media dell'ultimo triennio. Le imprese agricole ricadenti nei comuni di seguito indicati e che hanno subito danni alla produzione delle colture sotto riportate, possono proporre domanda di aiuto entro e non oltre il 14 ottobre 2021, redatta sul modello scaricabile in calce a questa pagina dell'assessorato Agricoltura della Regione Campania.
 

Il territorio delimitato e le colture danneggiate

In provincia di Caserta, nell'areale 1 comprendente i comuni di Capua, Bellona, Pastorano, il danno è stato riconosciuto sulle colture del pomodoro da industria, pesco, albicocco, susino, nettarina, ciliegio e actinidia.

In provincia di Caserta, nell'areale numero 2, comprendente i comuni di Aversa, Carinaro, Casaluce, Cesa, Lusciano, San Marcellino, Teverola, Trentola Ducenta e Villa di Briano, il danno è stato riconosciuto su pesco, albicocco, susino e nettarina.

Ancora nell'areale Caserta 3, individuato nei comuni di Alvignano, Baia e Latina, Caiazzo, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Dragoni, Formicola, Liberi, Piana di Monte Verna, Pontelatone, Rocchetta e Croce e Ruviano il danno è stato riconosciuto su vite, melo, pesco, albicocco, susino, kiwi, nettarina, ciliegio.

Infine, per quanto riguarda la provincia di Napoli, il danno è stato riconosciuto su melo, pero, pesco, nettarina, albicocco, ciliegio, susino, vite e pomodoro. I comuni nei quali le colture risultano indennizzabili sono i seguenti: Afragola, Arzano, Bacoli, Caivano, Calvizzano, Cardito, Casalnuovo Di Napoli, Casandrino, Casavatore, Casoria, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Giugliano In Campania, Grumo Nevano, Marano di Napoli, Melito di Napoli, Monte di Procida, Mugnano di Napoli, Pozzuoli, Qualiano, Quarto, Sant'Antimo e Villaricca.