In Umbria, Marche e Abruzzo pioggia e vento hanno creato disagi soprattutto alla viabilità o il rallentamento di alcune attività agricole come la raccolta delle carote nel Fucino in provincia de L'Aquila. Ma i danni maggiori si sono registrati nel Lazio e in Toscana.
Nel Lazio a essere duramente colpita è stata la provincia di Latina, dove sono state coinvolte 118 aziende, capannoni abbattuti, ortaggi e colture ortofrutticole sommerse dall'acqua. Ma danni sono stati registrati anche in provincia di Viterbo, soprattutto a carico del settore zootecnico, e in provincia di Roma.
Una situazione che secondo le stime di Coldiretti Lazio ha già provocato danni per 30 milioni di euro.
Non è ancora finita la conta dei danni nemmeno in Toscana, colpendo soprattutto le province di Massa Carrara, Livorno e Grosseto, ma non risparmiando zone del pisano e del senese e dove la regione ha dichiarato lo stato di emergenza.
Piogge intense, arrivate tra l'altro in un autunno particolarmente secco, come sottolinea la Coldiretti regionale, hanno portato ad allagamenti e frane in lunigiana, nel massese, dove alcune zone sono ancora senza luce.
Danni anche nel grossetano, soprattutto lungo la costa e la zona di Pian d'Alma, come riporta la Cia di Grosseto, dove alcuni fabbricati agricoli e anche alcune abitazioni non sono più agibili, mentre nel livornese a fare i danni maggiori è stato il vento con trombe d'aria che hanno investito diversi comuni con danni a stalle, serre e abitazioni.
Secondo una prima stima fatta dalla Confagricoltura regionale i danni superano i 5 milioni di euro, già rialzata a 10 milioni da Coldiretti.
I danni maggiori riguardano soprattutto strutture e fabbricati, ma anche la raccolta delle olive in alcune zone è stata compromessa, con circa il 40% dei frutti non ancora raccolti strappati dagli alberi.