La Giunta regionale toscana con una delibera dell'assessore all'Agricoltura Marco Remaschi, ha stanziato quasi 30 milioni per gli interventi di ristrutturazione e riconversione dei vigneti e per la promozione sui mercati dei paesi terzi.

Per Remaschi è importante che anche la regione sia a fianco dei viticoltori soprattutto per quello che riguarda la promozione nei paesi al di fuori dell'Unione europea, dove la concorrenza è spietata. Una visione condivisa anche dal governatore della regione Enrico Rossi, che con l'assessore all'Agricoltura ha presentato la delibera alla stampa.

Per la regione è fondamentale anche il lavoro di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, due aspetti su cui la Toscana ha investito circa 250 milioni di euro dal 2000 ad oggi, soldi che hanno affiancato gli investimenti delle aziende per ammodernare i vigneti.

Nell'ambito dei fondi europei della Ocm vino sono così stati stanziati 18 milioni per gli investimenti di ristrutturazione e di riconversione, di cui potrà beneficiare il settore nella campagna 2018-2019 e grazie al quale, secondo una stima, potranno essere ristrutturati circa 1.600 ettari di vigneti.

Con queste risorse porranno essere cofinanziati investimenti di riconversione varietale, la ristrutturazione dei vigneti, compreso lo spostamento delle coltivazioni in posizioni più idonee e il cambio di sistema colturale, il miglioramento delle tecniche di gestione del vigneto e infine l'istallazione degli impianti di irrigazione. Tutti gli interventi dovranno essere realizzati nel corso di due anni dall'approvazione del finanziamento e comunque entro il 15 ottobre 2020.

A questi si aggiungeranno 11,5 milioni destinati alla promozione del vino sui mercati internazionali. Una cifra, quella per la promozione del vino nei paesi terzi, che è aumentata di 3,5 milioni rispetto allo scorso anno, e che risulta di particolare attualità e importanza soprattutto alla luce delle preoccupazioni sollevate dal Consorzio vino Chianti, che sta lanciando l'allarme per una interpretazione di una norma comunitaria che nel prossimo quinquennio impedirebbe di usare i fondi europei per far promozione in paesi in cui sia già stata fatta gli anni prima.

Le domande per accedere ai finanziamenti dovranno essere presentate entro il 30 giugno prossimo ad Artea, e vedranno un contributo massimo previsto di 16mila euro ad ettaro che non potrà superare il 50% del totale del costo dell'investimento.

Le condizioni minime richieste sono che i vigneti abbiano almeno 3.300 ceppi per ettaro, con una superficie minima di almeno mezzo ettaro. Superficie minima che può essere ridotta fino a 0,25 ettari nelle zone di produzione delle denominazioni Candia dei Colli Apuani, Colli di Luni, Ansonica Costa dell'Argentario e in tutto il territorio delle isole dell'Arcipelago toscano.

Quella di quest'anno sarà l'ultima opportunità di finanziamento per i titolari di autorizzazioni al reimpianto ottenute dalla conversione di diritti di reimpianto trasferiti da altri soggetti o dalla riserva regionale. Potranno continuare anche in futuro a esercitare il loro diritto di reimpianto, ma dal prossimo anno non potranno più accedere a questi finanziamenti.