Il premio, promosso dall'Associazione "Bella Vigna", mira a valorizzare il territorio e a stimolare una sana competitività tra le aziende agricole, premiando l'innovazione in tutte le sue forme (tecnica, varietale e strutturale) e l'adozione di pratiche ecosostenibili nella conduzione del vigneto.
A valutare i vigneti è stata chiamata una giuria composta da quattro esperti del settore della viticoltura da tavola: Matteo Spagnuolo, ricercatore al dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti dell'Università di Bari, Carmelo Sigliuzzo, agronomo ed esperto in qualità e sicurezza degli alimenti, Francesco Gentile e Giacomo Mastrosimini, tecnici di campo.
I giudici durante i sopralluoghi nelle aziende partecipanti, nell'ambito della loro attività di valutazione, hanno dovuto considerare diversi parametri, tra i quali:
- l'attuazione delle buone pratiche agricole (irrigazione razionale, oculata gestione del terreno e della fertilità, lotta integrata);
- il rispetto dell’ambiente circostante e cura del territorio;
- l'equilibrio vegeto-produttivo del vigneto;
- la qualità estetica e organolettica del prodotto;
- l'uniformità del vigneto e del prodotto;
- il contenimento dei costi di gestione;
- l'assenza di fisiopatie e malattie;
- l'innovazione tecnologica.
- Trini Dìaz Gallego - dirigente tecnico Moyca Spagna, che esporrà la sua "Esperienza tecnica nella conduzione di una grande azienda di uva da tavola in Spagna";
- Cristina Fabbroni - responsabile tecnico Jingold Spa, che si occuperà di "Innovazione e qualità nella produzione agricola. L'esperienza di Jingold";
- Michele Dall'Olio - business development manager Fresh4cast Londra, che discuterà di "Uva da tavola: numeri e nuovi scenari di un mercato sempre più grande".
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Fonte: Premio Bella vigna