“Il provvedimento, sostenuto da tutte le forze politiche, si pone l’obiettivo di incentivare un settore, quello agrumicolo, che negli ultimi dieci anni ha visto una forte riduzione delle superfici coltivate (circa 32.800 ettari). Un comparto – continua Sani – che riveste un consistente valore economico, su molte zone d’Italia e in particolare delle regioni meridionali. Le norme presenti nella legge prevedono, tra l’altro, contributi e agevolazioni, legate all’utilizzo di tecniche sostenibili connesse all'agricoltura integrata, tradizionale e biologica, per migliorare la resa produttiva degli agrumeti presenti e per ripristinare le colture abbandonate; anche grazie alla collaborazione attiva dei consorzi di tutela del prodotto”.
“Questa legge, che mi auguro venga approvata rapidamente dal Senato – conclude Sani – stanzia 4 milioni di euro per i prossimi tre anni: sicuramente si tratta di risorse limitate che non possono incidere in maniera risolutiva rispetto alle emergenze sul nostro Paese per il dissesto idrogeologico. Quello che è importante rimarcare è che con questo atto viene riconosciuto, anche attraverso stanziamenti economici mirati, che la ‘buona agricoltura’ e la salvaguardia delle specie tradizionali assumono un ruolo irrinunciabile per mitigare i rischi causati dal consumo del suolo e dai mutamenti climatici”.
Per il prossimo triennio 2014-2016, specifica il Mipaaf in una nota, proprietari e conduttori agricoli potranno usufruire di un contributo unico a copertura parziale delle spese da sostenere per il ripristino degli agrumeti abbandonati. “Per l’assegnazione dei contributi – ha commentato il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione - verrà istituito nello stato di previsione del ministero un Fondo per la salvaguardia degli agrumeti con una dotazione di 2 milioni di euro per l’anno 2014, 1 milione di euro per l’anno 2015 e 1 milione di euro per l’anno 2016”.
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Fonte: Agronotizie