L’annata agricola è stata segnata da una primavera particolarmente piovosa che ha determinato un calo produttivo abbastanza generalizzato. Tuttavia il valore della produzione all’origine sembra attestarsi sui 4,4 miliardi di euro, un dato superiore alla media degli ultimi tre anni, che conferma il ruolo anticrisi di un settore che tra il 2008 e il 2012 ha aumentato del 12% il valore della sua produzione, a beneficio anche dei comparti che operano a monte e a valle e con una tenuta complessiva dei livelli occupazionali”. Così l’assessore all’Agricoltura dell'Emilia-Romagna Tiberio Rabboni ha commentato a Bologna i primi dati regionali sull’annata agraria 2013 presentati nel corso di un’iniziativa promossa dalla Coldiretti regionale.

Tra gli elementi di criticità Rabboni ha sottolineato in particolare il calo del reddito agricolo “penalizzato dall’aumento dei costi di produzione, dagli alti costi energetici e dei trasporti, nonché da un ancora troppo debole rapporto del mondo agricolo con il mercato” . Queste difficoltà potranno, almeno in parte, trovare una risposta nella nuova Programmazione comunitaria e nel nuovo Psr regionale, con la possibilità “di estendere le assicurazioni per il maltempo e di introdurre i fondi mutualistici per garantire redditività e copertura dei costi di produzione e degli investimenti sostenuti”.  Nuove opportunità sono in arrivo anche sul fronte commerciale  grazie alla “centralità che il Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 assegnerà alle reti di imprese agricole che si aggregano per vendere i prodotti, fare innovazione  e modernizzare le strutture produttive”.

Confagricoltura Emilia Romagna: "Buoni risultati di prezzo e produzione per grano e orzo. Criticità per soia e girasole"
L'annata iniziata decisamente male si è conclusa con qualche risultato positivo, soprattutto per il grano e per l'orzo che hanno raggiunto produzioni e prezzi soddisfacenti. Buona è stata anche l'annata produttiva del mais, molto penalizzata però dal prezzo mondiale assai basso. Grandi soddisfazioni di prezzo e produzione le ha date la barbabietola da zucchero mentre indubbie criticità hanno precluso la stagione della soia (produzione assai limitata) e del girasole (prezzo incredibilmente basso). Il 2013 del settore lattiero-caseario è stato caratterizzato dal prezzo alto del latte spot insieme a una buona tenuta di mercato del latte da formaggio (parmigiano reggiano, grana padano e provolone). Da rilevare inoltre che gli ultimi mesi dell'anno hanno visto la definizione e successiva approvazione dei nuovi piani produttivi pluriennali del Consorzio del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. Infine nel settore suinicolo si è registrato l'ennesimo periodo negativo”. Commenta così l'annata agraria il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, Guglielmo Garagnani, che in merito alla futura programmazione del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 ha sottolineato: “Se il primo pilastro della Pac genererà soltanto nuovi vincoli e nessuna vera politica di settore, presidieremo ogni tavolo, affinché i fondi del secondo pilastro (Psr) arrivino il più possibile agli agricoltori e a nessun altro”.