Tra gli elementi di criticità Rabboni ha sottolineato in particolare il calo del reddito agricolo “penalizzato dall’aumento dei costi di produzione, dagli alti costi energetici e dei trasporti, nonché da un ancora troppo debole rapporto del mondo agricolo con il mercato” . Queste difficoltà potranno, almeno in parte, trovare una risposta nella nuova Programmazione comunitaria e nel nuovo Psr regionale, con la possibilità “di estendere le assicurazioni per il maltempo e di introdurre i fondi mutualistici per garantire redditività e copertura dei costi di produzione e degli investimenti sostenuti”. Nuove opportunità sono in arrivo anche sul fronte commerciale grazie alla “centralità che il Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 assegnerà alle reti di imprese agricole che si aggregano per vendere i prodotti, fare innovazione e modernizzare le strutture produttive”.
Confagricoltura Emilia Romagna: "Buoni risultati di prezzo e produzione per grano e orzo. Criticità per soia e girasole"
“L'annata iniziata decisamente male si è conclusa con qualche risultato positivo, soprattutto per il grano e per l'orzo che hanno raggiunto produzioni e prezzi soddisfacenti. Buona è stata anche l'annata produttiva del mais, molto penalizzata però dal prezzo mondiale assai basso. Grandi soddisfazioni di prezzo e produzione le ha date la barbabietola da zucchero mentre indubbie criticità hanno precluso la stagione della soia (produzione assai limitata) e del girasole (prezzo incredibilmente basso). Il 2013 del settore lattiero-caseario è stato caratterizzato dal prezzo alto del latte spot insieme a una buona tenuta di mercato del latte da formaggio (parmigiano reggiano, grana padano e provolone). Da rilevare inoltre che gli ultimi mesi dell'anno hanno visto la definizione e successiva approvazione dei nuovi piani produttivi pluriennali del Consorzio del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. Infine nel settore suinicolo si è registrato l'ennesimo periodo negativo”. Commenta così l'annata agraria il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, Guglielmo Garagnani, che in merito alla futura programmazione del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 ha sottolineato: “Se il primo pilastro della Pac genererà soltanto nuovi vincoli e nessuna vera politica di settore, presidieremo ogni tavolo, affinché i fondi del secondo pilastro (Psr) arrivino il più possibile agli agricoltori e a nessun altro”.
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Fonte: Agronotizie