Il riconoscimento è stato consegnato al termine di un incontro che Aipol di Brescia, Unaprol, Coldiretti Lombardia e la locale amministrazione civica ha dedicato al tema della riforma della Pac.
Una riforma che “non ha danneggiato l’olio di oliva”, ha sottolineato Stefano Leporati dell’area economica di Coldiretti e che, a partire dal nel 2014, “mentre conferma un’adeguata dotazione finanziaria annua di sostegni dedicati a programmi delle organizzazioni dei produttori, prevede anche miglioramenti sul piano della promozione e misure per la contrattazione collettiva finalizzata alla concentrazione e immissione del prodotto dei soci delle Op sul mercato”.
Il premio Ulivo d’Oro, virtualmente consegnato dal prefetto di Brescia Narciso Brassesco Pace a Ettore Prandini, presidente della Coldiretti di Lombardia, sarà a sua volta consegnato al presidente della Coldiretti Sergio Marini prossimamente a Roma dal presidente dell’Aipol, Silvano Zanelli e dal sindaco di Puegnago del Garda, Adelio Zeni.
L'olio in Lombardia
Per quanto riguarda le vendite di extra vergine nella Grande distribuzione organizzata, in base ai dati forniti dall’osservatorio economico di Unaprol, nel 2012 primeggia, in Italia, la Lombardia con 24 milioni di litri venduti per un valore di 97 milioni di euro. In Lombardia si coltivano ad oliveto circa 2.400 ettari. La provincia di Brescia rappresenta da sola l’87% dell’olivicoltura regionale. Nel panorama dell’olivicoltura nazionale l’olivicoltura lombarda rappresenta una piccolissima nicchia di alta qualità. Due le Dop presenti: Laghi Lombardi e Garda. In tutta la zona del Garda bresciano si coltivano le varietà: leccino, pendolino, frantoio, casaliva, bresa, moraiolo.
Dall’analisi dei dati di vendita del 2012 nella Gdo emerge, inoltre, che la Lombardia primeggia anche nel settore delle Dop con circa 738 mila litri venduti per un fatturato che sfiora gli 8 milioni di euro. Situazione analoga anche per l’olio extravergine biologico le cui vendite raggiungono 483mila litri venduti per un valore di circa 4 milioni di euro.
Per approfondire la conoscenza dei punti di debolezza e di forza dell’olivicoltura bresciana è partito intanto uno studio che l’Aipol di Brescia sta conducendo con l’Università Cattolica di Milano, coordinato dal professor Guido Lucarno. Servirà alle imprese olivicole per affrontare meglio il mercato ed il consumatore mondiale. “Il mercato premia la qualità che riconosce” ha detto il presidente di Unaprol, Massimo Gargano.
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