"La campagna di raccolta e di spremitura delle olive per il 2011 metterà a disposizione dei consumatori italiani e dei tanti clienti internazionali che scelgono i nostri eccellenti prodotti un olio extra vergine di oliva di primissima qualità". E' questo il commento di Gennaro Sicolo, presidente del Cno, Consorzio nazionale degli olivicoltori, dopo la diffusione delle prime stime di Ismea sulla produzione di olio di oliva per l'annata 2011.
"C'è un calo produttivo che colpisce in particolare alcune Regioni del Centro Italia - prosegue Sicolo - ma la qualità è eccellente e tale da consolidare il primato degli oli italiani nel mercato internazionale e da soddisfare i raffinati gusti dei consumatori italiani più esigenti che vogliono acquistare un prodotto speciale, genuino e sincero".
Il mercato dell'olio in Italia è piuttosto differenziato ed il consumatore dispone di una ampia possibilità di scelta, tra Dop, Igp, biologico ed altre specialità messe a disposizione dagli olivicoltori nazionali, dalle loro organizzazioni di produttori, dalla cooperazione e dall''intera filiera dell'olio di oliva.
"C'è però un problema, avverte il presidente di Cno, il settore sta soffrendo da alcuni anni una crisi di mercato dura, difficile e persistente. Sono mancati interventi di sostegno da parte della politica e si verificano i primi segnali allarmanti di abbandono degli oliveti, della mancata raccolta e della sfiducia degli operatori economici, come giustamente il rapporto Ismea ha messo in evidenza. L'olivicoltura è un patrimonio nazionale importante dal punto di vista economico ed occupazionale innanzitutto, ma poi pure in termini paesaggistici, ambientali e sociali. Da qualche tempo denuncio la criticità della situazione ha concluso Sicolo, chiedendo interventi adeguati ed in linea con le esigenze, primo tra tutti la tutela della qualità e del lavoro degli olivicoltori italiani".
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