Sono stati presentati i risultati del "Controllo ufficiale sui residui dei prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale" del Ministero della Salute per il 2005.
Nel complesso sono stati analizzati 6.330 campioni di ortofrutticoli, di cui 92 sono risultati non regolamentari, registrando una percentuale di irregolarità pari all’1,5%.
I campioni di frutta irregolari sono stati 60 su 3.443 (1,7%) e quelli di ortaggi 32 su 2.887 (1,1%). I campioni di ortofrutticoli regolamentari, intesi come somma di campioni privi di residui (4.165) e di campioni con residui inferiore al limite di legge (2.073) sono stati 6.238, pari al 98,5% del totale. Nell’ambito dei campioni regolamentari il 65,8% è risultato privo di residui, mentre il 32,7% con residui entro i limiti previsti dalla legge.
La percentuale di frutta risultata priva di residui è pari al 50,9%, contro l’ 83,5% degli ortaggi e i campioni con residui inferiori al LMR costituiscono il 47,3% della frutta e il 15,4% degli ortaggi. Pertanto il 98,3% dei campioni di frutta e il 98,9% dei campioni di ortaggi monitorati sono risultati a norma per il contenuto di residui di antiparassitari non rappresentando quindi alcun rischio per la salute dei consumatori

Il Ministero della Salute – Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti coordina e definisce in Italia i programmi di controllo ufficiale sui prodotti alimentari, comprendenti anche i piani annuali in materia di residui di prodotti fitosanitari negli alimenti. Questi ultimi sono parte integrante di un programma coordinato di controllo ufficiale previsto dall’Unione Europea su alimenti di produzione interna e di importazione volto a conoscere l'effettiva presenza dei livelli massimi consentiti di residui nelle derrate alimenti.
Le analisi per la ricerca di residui di antiparassitari vengono effettuate dai Laboratori pubblici con il supporto tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità. I laboratori provvedono a trasmettere i risultati delle analisi per via telematica al Ministero della Salute. I dati sono utilizzati anche dall’Istituto Superiore di Sanità per ricavare una stima dell’assunzione giornaliera dei residui di antiparassitari con la dieta in Italia.

Distribuzione dei residui - I campioni privi di residui sono stati 4.165 (65,8%), quelli monoresiduo sono stati 1.212 (19,1%), quelli multiresiduo 953 (15,1%). In particolare nella frutta si rileva una maggiore presenza di campioni sia monoresiduo (24,6% contro il 12,6% negli ortaggi) che multiresiduo (24,4% contro il 3,9% negli ortaggi). Fenomeno probabilmente spiegabile con il fatto che gli alberi da frutto sono trattati con più principi attivi (per i frutti esistono cicli vegetativi più lunghi, e un maggiore numero di agenti infestanti) e sono soggetti a più trattamenti nel loro ciclo vegetativo, sia durante la fioritura che durante la fruttificazione e la post-raccolta.

Raffronto 2004-2005 - Mettendo a confronto i dati del 2005 con quelli dell’anno precedente, il numero totale di campioni di ortofrutticoli analizzati è leggermente diminuito passando da 6.413 del 2004 a 6.330 del 2005.
Il numero delle irregolarità per la frutta è aumentato da 54 a 60, e per gli ortaggi è aumentato da 30 a 32. In termini di campionamento, sia nella frutta sia negli ortaggi, nel corso del biennio le colture maggiormente analizzate sono rimaste sostanzialmente invariate. Alcuni tipi di frutta - uva, mela, limone, fragola, ciliegia, pera, pesca - presentano delle irregolarità sia nel 2004 che nel 2005. Tra gli ortaggi irregolari si continuano a trovare il sedano, il fagiolino, la bietola da costa, la lattuga, la zucchina, il peperone.
Il raffronto tra l’anno 2004 ed il 2005 evidenzia una generale sovrapposizione dei risultati per quanto riguarda il numero di campioni analizzati, con una lieve diminuzione pari all’1,3%, mentre si registra un lieve aumento delle irregolarità, che passano da 1,3% del 2004 a 1,5% del 2005.
Il numero di campioni di ortofrutticoli irregolari è pari a 92 (60 di frutta e 32 di ortaggi) con irregolarità dell’1,5%. Il numero di campioni privi di residui è pari a 4.165 (65,8%), quello di campioni con residuo entro il limite legale è di 2.073 (32,7%).
Confrontando i dati relativi al 2005 con quelli degli anni precedenti, risulta evidente come la percentuale di irregolarità negli ortofrutticoli abbia subito un calo, passando dal 5,6% del 1993 al 1,5% del 2005.

Relativamente al livello di esposizione della popolazione italiana con la dieta, le stime di assunzione elaborate con i dati relativi ad anni precedenti, ma simili nei risultati, indicano che i residui dei singoli pesticidi ingeriti ogni giorno dal consumatore rappresentano una percentuale molto modesta dei valori delle dosi giornaliere accettabili delle singole sostanze attive e molto al di sotto del livello di guardia preso come riferimento per assicurare la qualità igienico-sanitaria degli alimenti.

Quanto ai risultati nazionali su cereali, oli e vino, su 802 campioni analizzati, 2 sono risultati non regolamentari, con una percentuale pari allo 0,2%. I campioni privi di residuo sono stati il 73%, quelli monoresiduo il 19,4%, i multiresiduo il 7,6%.
Complessivamente sono stati analizzati 7.132 campioni di frutta, ortaggi, cereali, olio e vino. Di questi 94 sono risultati non regolamentari, con una percentuale di irregolarità pari all’1,3%.

Unione europea  - I risultati dei controlli ufficiali italiani continuano ad essere in linea con quelli rilevati negli altri Paesi dell’Unione Europea e indicano un elevato livello di protezione del consumatore. Il rapporto del 2004 relativo al monitoraggio di residui di pesticidi in prodotti di origine vegetale (frutta, ortaggi, cereali) nell’Unione europea, mostra che sono stati analizzati circa 55.395 campioni. Di questi il 53% non conteneva residui di antiparassitari rilevabili, nel 42% erano presenti residui al di sotto dei limiti massimi consentiti , con il 5% di irregolarità.

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Per informazioni: www.ministerosalute.it