L'uso degli estratti d'alga in agricoltura ha origini remote. I primi impieghi risalgono addirittura all'Antica Roma quando le alghe venivano utilizzate per apportare sostanza organica ai suoli, sfruttandone l'azione ammendante e nutriente.
A seconda della specie, le alghe marine impiegate in agricoltura contengono molteplici sostanze nutritive e sono dotate di caratteristiche diverse. I loro estratti:
- aumentano la tolleranza agli stress abiotici;
- contrastano le carenze micronutritive;
- potenziano l'attività degli enzimi contro lo stress ossidativo;
- migliorano lo sviluppo radicale e la resistenza alla siccità;
- aumentano la germinabilità;
- migliorano il colore e la durata dei fiori;
- prolungano la conservabilità dei raccolti;
- incrementano qualità e resa delle produzioni.
Per tutte queste caratteristiche Hydro Fert ritiene importantissimi l'approvvigionamento e la lavorazione delle alghe come materie prime. Molti sono i prodotti a contenerle, ad esempio Alga Mix e Bialga 15, in grado di promuovere la crescita perché ricchi di Ascophyllum nodosum, un'alga bruna che si riproduce sulle coste dell'Oceano Pacifico e che è in grado di sviluppare nel tempo sostanze utili a sopravvivere agli stress.
Oppure l'Ecklonia maxima, originaria dei fondali rocciosi nei mari del Sud Africa, contenuta nel biostimolante Hydroalga, ricca di microelementi, vitamine, polisaccaridi e auxine (ormoni naturali essenziali per lo sviluppo morfologico delle piante).
Infine, le alghe Sargassum e Laminaria, provenienti dalle fredde acque dell'Oceano Atlantico settentrionale, alla base della linea Gran Foliar, quattro formulazioni con macroelementi, capaci di supportare le diverse fasi vegetative delle piante.
L'uso degli estratti d'alga nei fertilizzanti permette quindi di intensificare le produzioni vegetali in modo sostenibile, preservando le risorse naturali e riducendo l'impatto negativo che le coltivazioni possono avere sull'ambiente, tutti temi chiave alla base della filosofia Hydro Fert.
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Fonte: Hydro Fert srl
