Il 2023 sarà probabilmente l'anno del frumento. Moltissimi agricoltori, rimasti delusi dalla campagna attuale, che ha penalizzato colture come la soia e il mais, il prossimo autunno semineranno frumento. Complice anche il fatto che le quotazioni di mercato lasciano sperare in prezzi elevati anche il prossimo anno.


Se si vogliono tuttavia avere produzioni soddisfacenti sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo bisogna approcciarsi a questa coltura con il piede giusto. Questo significa prima di tutto utilizzare una semente certificata e conciata, che dia le garanzie di ottima produttività e sanità della granella. Una scelta che alla trebbiatura si traduce in maggiori quintali e in una qualità di prodotto in grado di spuntare prezzi elevati sul mercato.

 

Bariton® Super di Bayer raccontato da Conase

 

Seme certificato, partire con il piede giusto

Per capire quanto sia importante utilizzare del seme certificato abbiamo visitato lo stabilimento di Conase, il Consorzio Nazionale Sementi a Conselice, in provincia di Ravenna. Qui confluiscono le produzioni di decine di aziende agricole che nei dintorni coltivano centinaia di ettari. Nello stabilimento di Conase la granella viene selezionata e lavorata per poi essere spedita in tutta Italia e in parte in Europa.

 

"Conase è una Società cooperativa che nasce come sementiero nel 1974. Mentre nel 1990 ha aggiunto ai suoi compiti anche quello di essere un costitutore, quindi un creatore di nuove varietà di grano. Siamo oggi una delle principali società sementiere in Italia e uno dei principali breeder per frumenti di alta qualità in Europa", ci racconta Stefano Simoni, responsabile Commerciale del Consorzio Nazionale Sementi.
 
Grazie all'esperienza delle cooperative che aderiscono a Conase il seme di frumento viene riprodotto in purezza e tracciato dal campo di origine fino al sacco consegnato al cliente. Questo significa che ogni seme ha in sé il patrimonio genetico che gli permetterà di esprimere tutti quei caratteri di interesse che sono stati selezionati in anni di lavoro da parte dei tecnici Conase. Una garanzia che invece non c'è nel caso di seme autoprodotto.

 

La sede di Conase a Conselice (Ravenna)

La sede di Conase a Conselice (Ravenna)

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

La concia, la migliore garanzia sull'investimento

Se scegliere il seme certificato è il miglior investimento sulla produttività del campo, scegliere la concia significa assicurare tale investimento. Utilizzare prodotti concianti significa infatti proteggere il seme fin dai suoi primissimi stadi di sviluppo, mettendolo nelle condizioni di esprimere al meglio il potenziale genetico che racchiude.

 

"Conase ha scelto come conciante base per tutte le sementi che passano dai propri stabilimenti Bariton® Super di Bayer", sottolinea Stefano Simoni. "Questo perché Bariton® Super offre una protezione eccellente dalle patologie del piede, come dimostrato dai test da noi condotti insieme anche all'Università di Bologna. Test nei quali il prodotto ha dato prova di controllare efficacemente questo complesso di malattie ed in particolare il Microdochium nivale, uno degli agenti patogeni della volpatura".

 

Con il mal del piede cala la produttività

Il mal del piede è una malattia che può essere causata da differenti specie fungine che colpiscono l'apparato radicale e il colletto delle piante di frumento. L'attività dei miceti porta ad una crescita stentata della pianta e ne aumenta fortemente la suscettibilità all'allettamento, con pesanti ripercussioni sulla quantità di granella prodotta. Non bisogna dimenticare poi che la sintomatologia del mal del piede è spesso difficile da decifrare ed eventuali allettamenti o crescite stentate possono essere attribuite ad altre cause.

 

Stefano Simoni durante un controllo agli impianti di concia

Stefano Simoni durante un controllo agli impianti di concia

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

Grazie alle tre sostanze attive (protioconazolo, tebuconazolo e fludioxonil) presenti in Bariton® Super, il prodotto è in grado di inibire lo sviluppo dei funghi preservando quindi il potenziale biologico della pianta e mettendola nelle condizioni di produrre granella di qualità in quantità.

 

"Le nostre ultime varietà di grano hanno un'ottima tolleranza genetica all'allettamento, ma questa viene meno in caso di attacco da parte di funghi che causano il mal del piede. Per questo è fondamentale preservare la tolleranza genetica della varietà attraverso l'impiego di un prodotto conciante specifico", sottolinea Stefano Simoni.

 

La volpatura, nemica della qualità

Se il mal del piede incide soprattutto sulla quantità di granella prodotta, la volpatura determina invece uno scadimento della qualità del prodotto. La presenza del fungo Microdochium nivale causa infatti l'annerimento degli apici delle cariossidi di grano duro. Tale colore persiste poi alla molitura e va ad inquinare visivamente la semola, causando quindi problemi ai pastifici e agli altri attori della filiera. Per questo partite di grano duro con percentuali di volpatura elevate spuntano prezzi bassi.

 

"Microdochium nivale è un fungo che si propaga attraverso il seme e si sviluppa abbondantemente quando si verificano precipitazioni importanti durante il periodo della fioritura", specifica Simoni.

 

"Se si vuole mettere al sicuro il proprio raccolto, evitando che venga deprezzato a causa della volpatura, è di fondamentale importanza evitare che il fungo si sviluppi all'interno della pianta. Prove condotte in campo hanno dimostrato che utilizzando genetiche tolleranti e la concia con Bariton® Super di Bayer si ottiene un ottimo controllo del patogeno".

 

Genetica e concia, accoppiata vincente

Gli andamenti stagionali avversi e la tendenza a seminare frumento in monosuccessione pongono sempre maggiori sfide all'agricoltore. Scegliere sementi certificate significa scegliere semi tracciati, geneticamente puri, con elevate percentuali di germinabilità e assenza di semi di infestanti. La concia rappresenta invece lo strumento per difendere le piante fin dai primi stadi di sviluppo, mettendole nelle condizioni di generare raccolti abbondanti e di qualità.

 

Per questo motivo la scelta vincente di ogni agricoltore che vuole fare frumento da reddito è acquistare sementi certificate e conciate. Un investimento fatto oggi per la soddisfazione di domani.