"Oggi si parlerà di bioprotezione della fragola con la quale si intende non solo la protezione biologica ma anche integrata con l'obiettivo principale di lasciare meno residui sul frutto". Così ha spiegato Rolando Del Fabbro responsabile tecnico agronomico in Trentino Alto Adige di Manica, che insieme a Mauro Paolini field advisor dell'area Centro Sud Italia di Manica, hanno dato il via ad una serie di webinar che si terranno nell'arco del 2022.

Il 17 novembre 2021 Manica ha deciso di cominciare con un incontro online sulla difesa della fragola perché il ciclo vegetativo è già iniziato e al Centro e Sud Italia è già partito il trapianto.

Negli ultimi anni, la storica azienda produttrice di rame sta offrendo soluzioni diverse agli agricoltori: agrofarmaci di sintesi, corroboranti, sostanze naturali e biostimolanti. E a questo proposito, quali sono le armi di Manica per proteggere in maniera sostenibile la fragola?


Ossiclor 20 Flow contro funghi e batteri della fragola

Il rameico principe per la difesa della fragola è Ossiclor 20 Flow: ossicloruro di rame in sospensione concentrata (Sc) al 20% di rame (284 g/l).

Su fragola in pieno campo è efficace contro la maculatura rossa (Mycosphaerella fragariae) e la batteriosi (Xanthomonas fragariae) a partire dalla ripresa vegetativa alla dose di 2,6 - 3,5 lt ad ettaro.

Il prodotto è caratterizzato da una buona copertura fogliare e ottima adesività e resistenza al dilavamento (anche grazie alla presenza della gomma xantana). È inoltre miscibile con i più comuni fungicidi e insetticidi, in particolare con gli zolfi bagnabili e con i fertilizzanti fogliari.

L'azienda è attenta al tema della plastica. Il prodotto è venduto all'interno di una confezione innovativa detta Politainer che permette di separare il cartone dalla confezione interna: il primo viene smaltito nella carta e il rifiuto speciale è facile da smaltire perché poco ingombrante e pesante.


Botector New, il fungicida microbiologico contro la muffa grigia

La botrite (Botrytis cinerea) su fragola sverna sulle foglie morte e inizia la sua attività patogena in fioritura. Può rimanere latente sugli stami sotto i sepali ed infettare il frutto vicino anche subito dopo il raccolto.

Botector New è un fungicida microbiologico che può essere utilizzato sia su fragola che su pomodoro, melanzana e vite. È a base di un fungo antagonista, l'Aureobasidium pullulans e in particolare dei due ceppi DSM 14940 e DSM 14941 selezionati per le capacità di resistenza agli stress abiotici, in particolare temperatura e umidità estreme.


Aureobasidium pullulans agisce attraverso diversi meccanismi d'azione, ma quello più sfruttato è la competizione per nutrienti e spazio. A questo scopo il fungo antagonista in meno di 24 ore crea uno scudo naturale per ostacolare l'ingresso del patogeno su tutte le microlesioni dove si insedia la botrite. Inoltre A. pullulans in condizioni di stress termico e idrico, forma un polisaccaride, il pullulano che funge da barriera contro l'ingresso di batteri e funghi.

È importante specificare che questi meccanismi di azione non inducono alcun tipo di resistenza ai vari funghi patogeni (no Frac).

La conservabilità del prodotto è stata migliorata arrivando a 18 mesi a temperatura ambiente (20 gradi) e a trenta mesi in frigo (8 gradi). Superata la shelf life il principio attivo non scompare ma il numero di unità formanti colonia (Cfu) non è più quello garantito in etichetta.

Per l'impiego si raccomanda di non utilizzare acqua calda nella preparazione della sospensione, di non aggiungere starter o acidificanti e di utilizzare la sospensione entro otto ore.

Dalle prove in campo fatte mettendo a confronto il preparato microbiologico con fungicidi di sintesi sono stati evidenziati alcuni vantaggi: il prodotto ha un'alta efficacia, non ha nessun tempo di carenza e nessun residuo, non sporca il frutto e non causa problemi ad insetti utili e pronubi. Inoltre, è miscibile con tutti gli insetticidi in commercio e con molti fungicidi.


Limocide: olio essenziale di arancio dolce contro oidio e tripidi

Per difendere la fragola da oidio e tripidi c'è il Limocide. È un prodotto "food grande" a base di olio essenziale di arancio dolce ricavato dall'epicarpo dell'arancia, un principio attivo totalmente biodegradabile.

Il Limocide agisce per contatto: rompe la parete cellulare di funghi e insetti inducendo uscita di acqua, disidratazione e morte della cellula. Questo meccanismo d'azione è efficace sia sul micelio fungino che sulle spore dei funghi e sulla cuticola degli insetti.

È un prodotto che va a concentrazione per ettolitro e va dosato anche in base alla temperatura perché più è caldo, più ha effetto: a temperatura superiori ai 28 gradi va perciò diminuito il dosaggio dello 0,2%. La dose in litri per ettaro ammessa per il controllo dell'oidio su fragola è pari a 3 mentre per il controllo dei tripidi è pari a 4, per un massimo di sei applicazioni in entrambi i casi.

Tra i vari vantaggi il Limocide non lascia residui, non provoca resistenza sia per fungicidi che insetticidi (non Frac o Irac), ha tempo di carenza di soli tre giorni quindi più essere applicato pochi giorni prima del raccolto come trattamento di salvataggio per infezioni o infestazioni improvvise di parassiti. È inoltre miscibile con altri fungicidi e insetticidi.


Prove di selettività nei confronti degli insetti utili hanno evidenziato che Limocide agisce per contatto nei minuti successivi al trattamento per cui non c'è nessun effetto tossico per ingestione, vaporizzazione o contatto dopo il trattamento. Quando usato in piena produzione, Limocide può avere effetti negativi su una parte della popolazione di insetti utili presenti durante il trattamento, tuttavia questo non incide significativamente sulla popolazione nel suo insieme la quale resta attiva non subendo impatti sulla riproduzione.