Dopo 46 anni e molte evoluzioni, la Poltiglia Bordolese rimane fondamentale per la difesa delle colture. Per questo Manica continua ad investire in studi per il miglioramento dell'etichetta registrata, ampliandone gli usi e modernizzando i dosaggi.
I decreti di settembre 2018 hanno riconosciuto questi sforzi e hanno rilasciato le nuove etichette per Poltiglia 20 WG Manica e Poltiglia 20 PB Manica.
Le nuove etichette per Poltiglia Bordolese
Le novità sono molte e importanti: una su tutte l'ampliamento dell'etichetta.L'uso in vegetazione su actinidia (kiwi), primo tra tutti, permetterà agli agricoltori da ora in poi di difendere la coltura in modo armonico durante tutta la produzione, senza dover attendere i decreti "emergenziali".
Un'altra importante innovazione è la riduzione dei tempi di carenza su vite e pomacee: le due colture potranno ora essere trattate fino a sette giorni prima della raccolta.
Questa modifica è particolarmente rilevante per melo e pero, dove i principi attivi utilizzabili nelle fasi finali contro la ticchiolatura sono sempre meno.
Infine, i dosaggi ridotti per ettaro sono in linea con le normative europee di limitazione del rame, consentendo agli agricoltori di utilizzare un dosaggio per ettaro consono, senza superare i 6 kg/ha anno di rame.
Se dici Poltiglia, dici Manica
La storia di questo prodotto è lunga quasi quanto la storia stessa dell'azienda.Le poltiglie Manica vengono prodotte e formulate da più di 40 anni interamente in Italia, negli stabilimenti di Rovereto.
Questo dà una garanzia di altissima qualità del prodotto, ma di riduzione delle emissioni di CO2 legate al trasporto e al depauperamento delle miniere.
I coformulanti "green", inoltre, costituiscono una percentuale importante dei formulati. In questo modo Manica può offrire un prodotto sempre rispettoso dell'ambiente.
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Fonte: Manica