Se la location segna un ritorno al passato, altrettanto non si può dire per le tematiche trattate che hanno visto come grande assente la serie di presentazioni dedicata al Regolamento Reach. Sembrerebbe quasi che, giunti faticosamente al traguardo di maggio 2018, la tutela della salute umana e dell'ambiente dai rischi derivanti dalle sostanze soggette a questo regolamento non sia più importante.
Ad ulteriore conferma di quanto detto sopra, l'intera kermesse ha cambiato nome (ma non acronimo) mandando in pensione il vecchio Chemical industry regulation a favore del nuovo titolo.
Le giornate di Barcellona sono state scandite da diverse sessioni congressuali suddivise nei rami biopesticides, biostimulants, AgroChem formulations e la classica sezione dedicata agli affari regolatori Regulatory frameworks, ai quali hanno partecipato più di 330 addetti al settore. Ogni sessione ha previsto un'introduzione di carattere generale che è stata affidata a relatori di grande spessore scientifico a cui si sono susseguiti membri dell'Autorità per la sicurezza alimentare (Efsa), rappresentati dei ministeri competenti degli Stati membri e specialisti del settore.
A tal proposito la divisione PPP di PHYTO mastery ha seguito le diverse sessioni delle quali riportiamo di seguito una breve descrizione.
Nella sessione Regulatory frameworks sono stati trattati tutti gli argomenti legati al Regolamento (Ce) 1107/2009, il testo principale in materia di fitosanitari. Ampio spazio è stato dato al "tema caldo" degli interferenti endocrini, ossia quelle sostanze in grado di alterare la normale funzionalità ormonale dell'apparato endocrino. La tanto attesa linea guida che stabilisce i criteri per l'identificazione di questi perturbatori è stata pubblicata a luglio di quest'anno e i rappresentanti dell'industria, di Efsa e degli Stati membri si sono confrontati in merito all'applicazione della stessa.
La voce dell'industria si è anche fatta sentire in materia di rinnovo delle sostanze attive (il programma "AIR"), che da anni subisce continui e sistematici ritardi nella sua implementazione, costringendo i produttori di mezzi tecnici a navigare a vista nel già burrascoso e complesso mondo dei fitosanitari.
Immancabile la presentazione sulla Brexit, che ha evidenziato come il divorzio tra il continente e l'isola di oltremanica porterà ad un sovraccarico di lavoro degli altri Stati membri, andando a minare un sistema già non molto efficiente.
Molto apprezzata dai partecipanti è stata la discussione sull'allegato III del Regolamento 1107/2009, che dovrebbe contenere la lista dei coformulanti che non possono essere utilizzati per la formulazione di prodotti fitosanitari. Ebbene, a quasi 10 anni dall'entrata in vigore del Testo comunitario, i criteri per l'identificazione delle sostanze e delle miscele inaccettabili sono stati definiti e la stesura della bozza del testo di legge è stata completata e sarà probabilmente discussa e messa ai voti nel comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (Paff committee) di fine anno.
L'imminente entrata in vigore del testo di legge che determinerà quali coformulanti saranno inaccettabili ha guidato la sessione AgroChem Formulations, in cui le aziende hanno presentato le loro soluzioni per rendere i propri prodotti ammissibili dal punto di vista tossicologico ed ecotossicologico. A questo proposito, particolare attenzione è stata data alla compatibilità di tali formulazioni con principi attivi di tipo microbiologico, a loro volta trattati nella sessione Biopesticides.
Benché i prodotti fitosanitari per il controllo biologico delle avversità siano ampiamente trattati nel principale congresso che si occupa di questa materia (Abim, Annual biocontrol industry meeting), ampio spazio è stato dato nelle sessioni dedicate, ad indicare ancora una volta un trend ampiamente positivo nella ricerca e sviluppo di questa categoria di agrofarmaci. Il tema della registrazione di questi prodotti è stato trattato in due presentazioni dedicate, che hanno affrontato le diverse criticità per l'autorizzazione di questa categoria in Europa e in Cina.
Infine, la sessione Biostimulants ha trattato quest'ampia categoria di mezzi tecnici, ad oggi ancora contesa tra Regolamenti comunitari e norme nazionali. Sala piena durante la conferenza tenuta da Jaroslav HouÄek, direttore del dipartimento fertilizzanti della Repubblica Ceca, per una presentazione sullo stato dell'arte del nuovo regolamento europeo sui fertilizzanti.
In estrema sintesi, se il nuovo regolamento non verrà votato nel corso di quest'anno, sarà ben difficile assistere al suo inserimento nella Gazzetta ufficiale europea, a causa delle imminenti elezioni per la IX legislatura.
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Fonte: PHYTO mastery divisione PPP