In Italia vi è la massima sicurezza alimentare: lo dimostra la percentuale estremamente contenuta di irregolarità, solo lo 0,5%, rilevata nel Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti, relativi all’anno 2013.
Il ministero della Salute ha infatti pubblicato i risultati del Rapporto annuale 2013: su 9358 campioni di frutta, ortaggi, cereali, olio, vino, baby food e altri prodotti, solo 50 sono risultati non regolamentari. Complessivamente, come per gli scorsi anni, i risultati dei controlli ufficiali italiani continuano ad essere in linea con quelli rilevati negli altri Paesi dell'Unione europea e indicano un elevato livello di protezione del consumatore.

Il rapporto, a cura della Direzione generale per l’Igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, riferito all’anno 2013, ventunesimo anno di attuazione del programma, fornisce un quadro sia generale che di dettaglio sui risultati conseguiti e dà indicazioni sulle azioni future da intraprendere ad ogni livello istituzionale per migliorare e rafforzare ulteriormente il sistema di controllo ufficiale nazionale sui residui dei prodotti fitosanitari, per assicurare adeguati livelli di sicurezza alimentare.

I risultati del Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti confermano gli alti standard di sicurezza alimentare perseguiti nel nostro Paese
 
I dati del rapporto confermano sempre più l’impegno di tutta la filiera agricola per un’agricoltura sostenibile a tutela della salute del consumatore ciò grazie anche al costante impegno nella ricerca scientifica da parte delle aziende produttrici di agrofarmaci, finalizzato a mettere a disposizione degli agricoltori agrofarmaci sempre più mirati e sicuri per i consumatori e l’ambiente”. E' questo il commento di Andrea Barella, presidente di Agrofarma,  l'Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica, a sottolineare la positività dei dati che confermano quanto i prodotti alimentari italiani siano sicuri per il consumatore, anche a confronto con il resto d’Europa.

Dall’analisi effettuata su oltre 5.500 campioni ortofrutticoli emerge, infatti, che nel 99,2% dei casi sono stati rispettati i limiti sui residui previsti dalla legge. Tale dato è ancora più significativo se si considera che la percentuale di campioni risultati non regolamentari è notevolmente diminuita nel corso degli ultimi 20 anni, passando dal 5,6% del 1993 allo 0,8% del 2013.
Sono ancora più soddisfacenti, inoltre, i risultati delle analisi effettuati su cereali, olio e vino: sui 1.441 campioni analizzati, uno soltanto di essi è risultato non regolamentare. Risultati positivi, infine, se si guarda anche al baby food, i cui campioni presi in esame sono tutti regolamentari e senza residui.

Agrofarma ricorda inoltre, come evidenziato anche dal Rapporto del ministero della Salute, che il superamento occasionale di un limite legale non comporta necessariamente un pericolo per la salute. Gli eventuali residui di fitofarmaci rilevati rappresentano una percentuale molto inferiore rispetto al livello di guardia preso come riferimento per assicurare la qualità igienico-sanitaria degli alimenti.