Come evitare l'arrivo del batterio nella regione. Questo l'obiettivo dell’incontro “Xylella fastidiosa: attività di monitoraggio nelle Marche” moderato da Sandro Nardi, responsabile del Servizio fitosanitario regionale e organizzato dall’area Protezione delle piante del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari ed ambientali (D3A) - Università politecnica delle Marche, Univpm, e dal Servizio fitosanitario regionale dell’Agenzia per i Servizi nel Settore agroalimentare delle Marche, Assam-Regione Marche.

In apertura della giornata, dopo i saluti della professoressa Oliana Carnevali, delegato del rettore dell’Univpm per la ricerca, del professor Bruno Mezzetti, direttore del D3A, e di Angelo Zannotti della Regione Marche, le novità dell’offerta formativa del D3A nell’ambito della Laurea magistrale in Scienze agrarie e del territorio, curricula “Produzione e protezione delle colture” e “Agricoltura sociale” sono state presentate dal professor Nunzio Isidoro (D3A).

Enrico Maria Lodolini (D3A) ha poi illustrato le peculiarità dell’olivicoltura marchigiana, limitata in superficie rispetto al totale nazionale ma con una rilevante quota condotta in regime di agricoltura biologica. Il professor Gianfranco Romanazzi (D3A) ha fornito alcune informazioni su Xylella fastidiosa, batterio xilematico rinvenuto a fine ‘800 in California, recentemente identificato in Salento come causa della sindrome del disseccamento rapido dell’olivo (Codiro).

Paola Riolo (D3A) ha fatto il punto sulle caratteristiche di vettori e potenziali vettori di X. fastidiosa nonché sulla loro presenza e ciclo biologico nelle Marche. Ospite d’eccezione dell’evento è stata Marina Barba, direttore del Cra-Patologia vegetale di Roma e coordinatrice del Comitato tecnico-scientifico nazionale per X. fastidiosa, che ha illustrato nel dettaglio le azioni fitosanitarie applicate sin dalla scoperta del primo focolaio. Barba ha ripercorso l’evoluzione degli eventi riguardanti X. fastidiosa fino alle ultime decisioni di livello nazionale e comunitario, illustrando nel contempo che la zona delimitata per la presenza del batterio (zona infetta), ha superato la provincia di Lecce l’organismo nocivo è stato rinvenuto in quella di Brindisi.

Le attività del Servizio fitosanitario regionale e il monitoraggio per la ricerca di X. fastidiosa in corso nelle Marche su caffèoleandro e olivo sono state oggetto dell'intervento di Giuliano Stimilli (Assam), che ha precisato che le suddette attività finora non hanno rilevato traccia del patogeno. Spunti di discussione sono stati forniti poi da aziende promotrici di strategie di protezione da X. fastidiosa (Envosol Global, Agritalia), nonché da organizzazioni di produttori (Confagricoltura, Aioma) e tecnici del settore. Dal dibattito è emersa la necessità di approfondire le ricerche sull’argomento anche a livello locale, viste le competenze delle Istituzioni coinvolte, e di condurre un attento monitoraggio al fine di scongiurare l’arrivo di X. fastidiosa nelle Marche.

Cristina Martellini, dirigente del Servizio Agricoltura della Regione Marche nonché direttore dell’Assam, ha chiuso l’incontro rimarcando la necessità di evitare un ingiustificato allarmismo nell’affrontare la problematica, nonché di esercitare un’azione seria e decisa al fine di proteggere la nostra olivicoltura. I pdf delle relazioni saranno presto disponibili sul  sito http://www.cesmi-agraria.univpm.it/xylella, nonché sul sito www.assam.marche.it nelle pagine del Servizio fitosanitario regionale.