Trattare in tutta sicurezza, sia in termini di efficacia, sia di profilo residuale alla raccolta.
Questo è l'obiettivo che si pongono tecnici e agricoltori quando debbano fronteggiare patologie e insetti, magari a ridosso della raccolta.
Da Sipcam vengono proposte due soluzioni che si prestano alla soddisfazione di entrambe le esigenze: Epik  e Trebon UP. Il primo è formulato come polvere solubile al 5% di acetamprid, sostanza attiva appartenente alla famiglia dei neonicotinoidi ma che mostra verso gli insetti pronubi una buona selettività.
Il secondo è invece un liquido emulsionabile al 30% di etofenprox, della famiglia chimica dei fenossibenzil-eteri.
Entrambi sono dotati di un ampio spettro d'azione, non limitando quindi i propri benefici al controllo della sola mosca.
 
Epik mostra buona citotropicità e sistemia ed è indicato per il controllo sia degli adulti sia delle larvette dei ditteri, purché esse vengano trattate nelle primissime fasi del loro sviluppo.
Già registrato su fruttiferi e agrumi per il controllo di afidi, cimicetta, aleurodidi, cicaline, minatrice fogliare, dal 2013 può essere utilizzato su drupacee e agrumi anche per il controllo della mosca della frutta e della mosca delle ciliegie. Su agrumi, drupacee e ciliegio, l’intervallo di sicurezza di Epik è di 14 giorni, pertanto se ne consiglia l’impiego nel primo intervento a ridosso dell’invaiatura.
A questo intervento può quindi seguire eventualmente una seconda applicazione da effettuarsi però con Trebon UP, il quale ha un intervallo di sicurezza più breve, pari a 7 giorni.
Per entrambi i prodotti si può in ogni caso contare su un eccellente profilo residuale, funzionale alle richieste delle moderne filiere agroalimentari.
 
Le dosi di impiego sono pari a 120-150 g/hl, ovvero 1,8-2,0 kg/ha, per Epik, mentre per Trebon UP la dose da applicare è pari a 50 ml/hl, ovvero 0,750 l/ha.
I volumi di acqua da adottare sono in entrambi i casi pari ad almeno 15 hl/ha.