Primavera pazza? Lo si vede nei campi
Una primavera di piogge torrenziali ha sconvolto i calendari agricoli.
La straordinaria intensità e frequenza delle piogge quest’anno è evidente a chiunque, ma per dare una misura del fenomeno, in particolare al Nord, può bastare un esempio: a Brescia si sono registrati da ottobre a oggi 109 giorni di pioggia, il 43%, di cui 54 da marzo a oggi. Difficile ritrovare nella memoria situazioni analoghe.

Ne hanno risentito le colture primaverili, con semine in ritardo, in alcune zone ancora da completare e cambiamenti di destinazione e di varietà all’ultimo minuto. Ma anche nei cereali già seminati in autunno come grano e orzo, si vedono gli effetti di una stagione anomala. Fertilizzazioni tardive, attacchi fungini molto diffusi, disomogeneità a causa di dilavamento o ristagni. Per il diserbo non è stato diverso.

Favorite le infestanti vivaci e perenni
Ben pochi sono riusciti a rispettare i tempi corretti per entrare e i campi si presentano in larga parte infestati da una molteplicità di malerbe. L’occhio, anche di chi non è del settore, nota subito il papavero ma basta guardare con più attenzione per vedere svettare sulle spighe di frumento numerose altre ospiti, senape, camomilla, e certamente convolvolo e sorghetta.



 

Competizione con la coltura nella fasi finali
Queste infestanti possono svilupparsi molto grazie alla elevata umidità residua nei terreni e a temperature ormai estive. Hanno capacità di generare ampia superficie fogliare e di entrare in competizione con il cereale proprio nelle fasi finali di riempimento della granella, limitando l’espressione del potenziale produttivo.

Raccolta più difficile
Inoltre, andando alla ricerca di luce, queste malerbe vigorose sfuggite al diserbo convenzionale tendono a superare in altezza la coltura e saranno di ostacolo alle operazioni di trebbiatura sporcando gli organi di taglio. Aumenta così il rischio di diffusione in altri campi già alto per le rizomatose.

Rischio di diffusione
Alcune di esse possono poi avere tempo di andare a seme prima della trebbiatura del cereale. Se non si riesce ad evitare i problemi si trasferiranno, intensificati, alla coltura successiva e su bordi, fossi e scoline.

Cosa si può fare prima della raccolta?
E’ ben evidente che DOPO il passaggio della trebbia si dovrà intevenire per una pulizia accurata dei campi, ma è possibile fare già PRIMA qualcosa per limitare il problema e agevolare le operazioni di trebbiatura?
La risposta è ! Ed è offerta da un nome autorevole, sinonimo di efficacia e sicurezza: Roundup.

Roundup Platinum è registrato per il pre-raccolta su frumento e orzo
Il nuovo prodotto di Monsanto Crop Protection, Roundup Platinum, con il più alto contenuto di glifosate in forma di sale potassico (480 g/lt), è registrato anche per il trattamento di pre-raccolta su frumento e orzo. Con l’eccezione delle colture destinate alla produzione di sementi, è quindi possibile agire già prima della raccolta dei cereali.

Come si realizza il trattamento con Roundup Platinum in pre-raccolta di grano e orzo?



Secondo quanto riportato in etichetta l’applicazione deve essere realizzata almeno 7 giorni prima della trebbiatura con una dose di 4,5 litri/ha, corrispondente a 2160 g/ha di principio attivo.
Per un corretto posizionamento di questo intervento il momento ideale è individuabile quando le cariossidi del grano hanno completato la fase di riempimento, a maturazione cerosa.

Con un semplice gesto si può verificare questo stadio perché la cariosside è incisa dall’unghia, ma un test visivo ancora più semplice consiste nel guardare il peduncolo, situato alla base della spiga: quando inizia a decolorarsi, passando da verde a marrone, quello è il momento ideale per il trattamento con Roundup Platinum. In questo stadio il contenuto di umidità nella granella è inferiore al 25%.

Per ottenere la migliore efficacia il trattamento deve essere realizzato con attrezzature ben calibrate, impiegando volumi d’acqua adeguati, tra i 150 e i 300 litri/ha, e regolando l’altezza della barra a 60-80 cm al di sopra delle infestanti.

Roundup Platinum in pre-raccolta: molteplici benefici
Il principale obiettivo che si raggiunge con questo trattamento - prerogativa di Roundup Platinum - è l’eliminazione delle infestanti perenni sia graminacee che a foglia larga. In particolare, è importante il controllo di sorghetta e convolvolo prima che si diffondano ulteriormente e nel momento in cui la loro sensibilità è massima, prima della fioritura.
Ma questo intervento porta anche altri importanti benefici. Uno di questi è particolarmente rilevante per chi prevede di seminare una seconda coltura dopo la trebbiatura del cereale. Grazie alla pulizia già realizzata in pre-raccolta i lavori successivi possono essere avviati subito dopo il passaggio della trebbia. Si può così favorire, ad esempio, la semina su sodo della soia di secondo raccolto, guadagnando giorni preziosi per il suo ciclo.

Ulteriori vantaggi
Sono da considerare,infine, altre conseguenze positive di questo intervento:
  • Riduzione della competizione con maggiore probabilità di esprimere tutto il potenziale di resa e di peso specifico della varietà di grano o orzo seminata
  • Minore presenza di impurità nella granella raccolta
  • Operazioni di trebbiatura più facili e rapide
  • Maggiore omogeneità della coltura alla raccolta

Decisione da prendere subito
Non rimane molto tempo per avvalersi di questi vantaggi, ma l’attenzione alle innovazioni non manca certo agli imprenditori del settore cerealicolo, che sapranno certamente cogliere appieno questa ulteriore risposta alle proprie necessità offerta da Roundup Platinum.