L’ottimo risultato è stato conseguito in particolare grazie alla notevole crescita del segmento Oil & Gas per effetto della ripresa delle estrazioni in Libia e delle relative vendite in Italia. La flessione registrata in altri segmenti, che complessivamente compongono il business chimico dell’azienda, è da attribuirsi alla debole domanda interna e alle difficoltà di alcuni importanti mercati di sbocco come, ad esempio, quello automobilistico e delle costruzioni.
Erwin Rauhe, Amministratore Delegato di BASF Italia e Responsabile per il Sud Europa, ha così commentato la performance del Gruppo in Italia nel 2012: “Considerando la complessa situazione in cui si trovano alcuni comparti dell’economia italiana, una leggera flessione del business chimico rispetto all’anno record 2011 non è certo una sorpresa. Grazie al lavoro svolto dal nostro team e alla stretta relazione con i clienti siamo riusciti a limitare la contrazione del fatturato in un anno nel quale il mercato italiano ha sofferto pesantemente le conseguenze della difficile fase Congiunturale. Nel 2012 - ha aggiunto Rauhe - abbiamo avviato una serie di misure volte al contenimento dei costi e all’ottimizzazione dell’efficienza operativa dei nostri impianti. Si tratta di provvedimenti il cui sviluppo proseguirà, e farà sentire i propri effetti, anche nel corso del 2013”.
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