Ciononostante la società ha realizzato un risultato d’esercizio superiore a 516mila euro, con un margine operativo lordo (Mol) di quasi 2,2 milioni di euro, mentre ai produttori saranno liquidati quattro punti percentuali in più rispetto alle previsioni, per un ammontare di circa 700mila euro che si aggiungono al valore del prodotto conferito.
“La buona gestione dei flussi di cassa ci ha permesso di accelerare i termini di pagamento ai soci, passando da liquidazioni bimestrali a versamenti con cadenza mensile” commenta soddisfatto il presidente Silvio Bertoldi.
“La percentuale della quota di acconto corrisposta è inoltre salita al 75%. Il 50% del saldo è già stato anticipato alla fine di dicembre. Si tratta di un’iniezione di fiducia necessaria per le aziende agricole, frutto di un’attenta gestione economico-finanziaria della società”.
Migliora anche la posizione nei confronti del sistema bancario: la cooperativa infatti non utilizza ormai da tempo affidamenti bancari a breve termine mentre ha ottenuto cospicui finanziamenti a medio-lungo termine, segno di una riconquistata fiducia da parte degli operatori finanziari.
Oggi Sant’Orsola può contare su una struttura organizzativa moderna ed efficiente, suddivisa per aree di competenza. Ciascun settore è coordinato da un direttore che traduce in operatività le linee guida strategiche generali.
“Piccoli produttori, grandi sapori” è il nuovo posizionamento scelto dall’azienda durante il 2015, un payoff più che azzeccato che sottolinea la missione di Sant’Orsola. “Siamo una cooperativa di produttori - continua Bertoldi - pertanto tutto il lavoro del prossimo triennio sarà totalmente incentrato ad aumentare la produzione delle aziende agricole socie, in termini quantitativi e qualitativi”.
“Lavorare sulle varietà e sulle tempistiche di produzione, in accordo alle diverse zone individuate e migliorare i sistemi di conservazione della frutta: sono questi gli strumenti che ci permetteranno di raggiungere il nostro obiettivo” afferma il direttore tecnico Matteo Bortolini.
Il traguardo posto è ambizioso: assicurare ai clienti la fornitura di frutti di bosco di origine italiana per 365 giorno l’anno. Grazie al prodotto conferito dai propri associati.
Oggi Sant’Orsola è più che mai proiettata verso il futuro. Accanto ai progetti imperniati sulla produzione, la cooperativa è impegnata nella realizzazione di un nuovo stabilimento che sorgerà in località Cirè a Pergine Valsugana, su un’area edificabile di oltre dodici ettari. Sarà una struttura moderna, atta al ricevimento, conservazione, lavorazione e spedizione della frutta conferita dagli associati. La nuova struttura si svilupperà su una superficie di 2,6 ettari; altri tre ettari circa saranno coperti da serre interamente dedicate alle attività di ricerca e sviluppo.
Sorgerà anche un “giardino dei frutti di bosco”: uno spazio vero e proprio di presentazione dell’azienda e dei suoi prodotti, dedicato a turisti, scuole, consumatori, semplici curiosi desiderosi di conoscere queste delizie. Un biglietto da visita per la cooperativa ed un’opportunità anche per il territorio, che potrà trovare nel “villaggio dei frutti di bosco” un distretto di eccellenza per queste produzioni. L’investimento previsto è di circa ventisette milioni di euro.
Una crescita che non può prescindere dai valori della sostenibilità, sia in termini ambientali, sia economici che sociali. Valori che contraddistinguono la storia di Sant’Orsola, a cui viene riconosciuto il merito di aver portato sulle tavole degli italiani un prodotto salubre e di qualità, contribuendo a dare lavoro agli associati ed elevare economicamente un intero territorio.