L'incontro sarà l’occasione per un confronto ampio e a più voci sulle dinamiche del settore in Italia, Puglia e in Terra ionica. Le conclusioni saranno affidate a Giandomenico Consalvo, vicepresidente nazionale di Confagricoltura
Proprio tra Massafra e la vicina Palagiano c’è il fulcro della migliore produzione agrumicola tarantina con quasi 2mila aziende impegnate e un’eccellenza come la clementina Igp del Golfo di Taranto che rappresenta, da sola, oltre il 26 per cento del prodotto italiano. È questo lo zoccolo duro di una produzione provinciale (arancio, mandarino, clementina, limone) che nel 2014 è stata di 2.297.000 quintali, pari all’89,4% del totale regionale e con una crescita media del 25,2 rispetto al 2013.
Numeri che saranno confrontati con l’andamento altalenante dei prezzi e dei mercati, in particolare rispetto all’embargo alla Russia e alla negative ricadute per gli agrumi pugliesi, che hanno accusato un crollo dell’export del 13% e devono subire anche l’arrivo di prodotto a basso costo dalla Turchia.
Fitto il programma del convegno. Dopo i saluti di Luca Lazzàro, presidente Confagricoltura Taranto, Donato Rossi, presidente Confagricoltura Puglia, Pasquale Carmignano, presidente Collegio dei Periti Agrari Taranto e Martino Tamburrano, presidente della Provincia di Taranto e sindaco di Massafra, toccherà a Onofrio Giuliano (componente Giunta Confagricoltura) introdurre i vari relatori. Seguiranno, quindi, gli interventi di Nicola Cilento (componente Giunta Confagricoltura, presidente Op Coab), Gianluca Buemi (presidente Ordine degli Agronomi Taranto), Marta Fiordalisi (responsabile Produzioni Ortofrutticolo e Florovivaistiche Confagricoltura) e Gerardo Diana (presidente Federazione Agrumicola Confagricoltura). Le conclusioni saranno affidate a Giandomenico Consalvo, vicepresidente nazionale di Confagricoltura.
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