Con piglio ottimista e parole decise, lo scorso 7 luglio nella splendida Sala dei Cantori all'interno del castello di Neuschwanstein, in Germania, Martin Richenaghen, chairman president & chef executive officer Agco Corporation, ha tirato le somme di un anno, il 2013.
L'anno si è chiuso per il Gruppo Agco con un netto nelle vendite pari a 10.8 miliardi di dollari.


Martin Richenaghen, chairman president & chef executive officer Agco Corporation

Risultato che, osservato in un periodo di dieci anni a partire dal 2003, quando il netto di vendita del Gruppo sostava a 3,5 miliardi di dollari, conferma una crescita netta. A ciò, Richenaghen aggiunge una situazione di debito praticamente pari a zero e un miglioramento in tutti gli indici economici considerati.

Alla base di questo importante risultato, i cinque brand di casa - Challenger, Gsi, Valtra, Massey Ferguson e, naturalmente Fendt - guidati da una mission chiara e orientata a soluzioni tecnologiche innovative, qualità, assistenza professionale, continuo impegno in ricerca e sviluppo su tutti i settori coperti da casa Agco.
Propio nella R&S, sono confluiti nel solo 2013, 360 milioni di dollari a conferma delle previsioni fatte a settembre 2012 dal management aziendale.

Nuovi mercati. La Russia e l'Africa
Rob Smith, senior vice president e general manager Agco area Eame, completa il quadro per i mercati Africa, Europa e Medio Oriente, confermando le prospettive di crescita di Agco nei prossimi anni ma anche fornendo un quadro delle azioni di penetrazione per i mercati Est europei e russi, resi difficoltosi da vincoli politici ed economici


Rob Smith, senior vice president e general manager Agco area Eame

Per penetrarvi Agco ha siglato una joint venture a settembre 2013 con il gruppo Russian Machines prevedendo 50 milioni di dollari di investimento nei prossimi tre anni per arrivare, sfruttando le risorse locali, alla produzione di macchine 'made in Russia' accompagnata dallo sviluppo della rete vendita e dei concessionari in loco.



Smith ricorda anche le potenzialità del territorio africano dove il gruppo ha in progettato, in Zambia, una struttura, la Future Farm - prima di una serie -, che in qualità di hub sarà capace di esportare il know how agli agricoltori africani e contribuire allo sviluppo delle conoscenze agricole locali in linea con la filosofia del Gruppo e del pull di partners che fanno parte del progetto.

Fendt, brand di successo
Parlando di investimenti, il marchio Fendt è stato 'beneficiario' negli ultimi anni di ingenti risorse economiche del Gruppo Agco confluite, in parte, nell'apertura avvenuta a settembre 2012 del moderno e tecnologico stabilimento produttivo di Marktoberdorf.

Fendt a fronte di una posizione di forza sul mercato tedesco, ancora in fase positiva, sul quale detiene il 21,1 per cento di quota, si muove con performance molto positive in un mercato mondiale ed europeo destabilizzato, quest'ultimo, dall'andamento della Francia la cui situazione economico commerciale è crollata repentinamente contagiando anche il comparto agricolo.



Il marchio tedesco ha chiuso il 2013 con la cifra record di 17.837 trattori venduti, il 20 per cento in più del 2012 ma, come definito da Peter-Josef Paffen, vice president brand director Fendt Eame, in virtù della recessione attuale prevede una leggera flessione per il 2014 quando, stando alle valutazioni, si fermerà a quota 16.900 macchine.

"Dopo una lunga fase di stabilità su alti livelli - ha dichiarato Paffen -, il settore europeo delle macchine agricole si sta ora muovendo su un mercato difficile",

Ciononostante, forte di una quota d'esportazione del 62 per cento nel 2013, Fendt rilancia con una previsione globale a medio termine al rialzo di 20mila macchine annue vendute.
L'obiettivo europeo per il prossimo futuro è stabilizzare e aumentare la quota di mercato acquisita, cresciuta nei principali segmenti del marchio nonostante la fase di crisi in corso.


Peter-Josef Paffen, vice president brand director Fendt Eame

Cresce anche la quota d'investimenti in ricerca e sviluppo, passando da 62 milioni di euro del 2013 a una previsione di 67 milioni di euro per il 2104. Serrato il ritmo degli investimenti che prevede per l'anno in corso, 74 milioni di euro spalmati in tutti i reparti e in tutte le sedi aziendali. Vi rientra il nuovo centro training tecnico tedesco finalizzato alla preparazione della rete vendita.

Italia e vicini...
Il quadro definito da Paffen, vede un mercato Italia in calo e privo di interessanti prospettive sul quale però il brand è riuscito ad accrescere, seppur leggermente, la quota di mercato.
Nella definizione del successo di Fendt in Italia, si aggiunge al ruolo chiave rivestito dagli specializzati 200 Vario dovuto alla vocazione vitivinicola e frutticola italianala nuova strategia Agco grazie alla quale, da settembre, vedremo sul territorio nazionale anche le mietitrebbia e le presse per balle Fendt.
Obiettivo sul mercato nazionale è la vendita di mille macchine all'anno .



Come già detto, il vicino mercato francese fino al 2013 molto forte sul quale Fendt realizza quattromila trattori anno, è ora interessato da una improvvisa depressione e delinea, nei primi mesi dell'anno in corso, una domanda di molto affievolita. Cartina tornasole saranno InnovAgri a settembre 2014 e il Sima a febbraio 2015.

Sguardo ai mercati con occhio Fendt
In generale, l'Europa centrale vive una ripresa e i trattori consegnati da Fendt nel 2013 dall'Estonia alla Bulgaria, sono stati 1.100.

Stabile la situazione in Europa orientale dove si prevede una ripresa legata alla situazione politica.

Il Nord America, regione chiave per la futura crescita di Fendt, rappresenta il perno attorno al quale ruota lo sviluppo dei prodotti. "Un esempio è il 1000 Vario - spiega Paffen -, un trattore che soddisfa senza compromessi le esigenze del mercato mondiale, di quello nazionale tedesco e dell'Europa occidentale e orientale. Il primo vero e proprio trattore internazionale del settore.


Nuova Serie 1000 Vario Fendt

Nella regione Asia e Pacifico - aggiunge - stiamo operando in modo soddisfacente. Nel 2013 abbiamo consegnato circa 400 trattori Fendt in Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Corea del Sud".

2014, stop&go
Quello in corso sarà un anno di breve pausa in merito ai quantitativi ma nel quale saranno molto attive le misure mirate di marketing e le vendite.
"Continueremo con coerenza ad alimentare la nostra ambizione di crescita - ha chiarito Paffen -, mettendo in campo, ad esempio, iniziative strategiche per lo sviluppo dei concessionari finalizzate al supporto di partner di vendita professionali e finanziariamente forti tanto da conquistare nuovi clienti. In Africa - ha proseguito - quest'anno abbiamo già inviato  32 trattori Fendt in Algeria e in Sud Africa compaiono i primi trattori all'interno di fiere e dimostrazioni.
Nei prossimi anni 
- ha concluso - ci affermeremo grazie ai nuovi prodotti in Nord America, il mercato dell'Europa orientale si riprenderà appena la situazione politica si stabilizzerà e ulteriori opportunità arriveranno dalla regione Apac e dal mercato cinese sempre più orientato a prodotti high-tech".