In Italia il Decreto Milleproroghe ha rinviato al 31 dicembre del 2024 il termine della fase sperimentale di Granaio Italia, il Registro Telematico Nazionale per poter tenere sotto controllo la consistenza delle scorte dei cereali, anche al fine di immettere sul mercato informazioni utili a ridurre la volatilità dei prezzi favorendone la stabilità. Il Registro diventerà obbligatorio il 1° gennaio 2025, con tanto di sanzioni.
E c'è chi applaude al rinvio, nella speranza che le norme cambino, perché troppo costose da attuare: Italmopa."Bene la proroga al 31 dicembre 2024 del periodo sperimentale del Registro Telematico delle Operazioni di Carico e Scarico di Cereali e Sfarinati". Così Italmopa - Associazione Industriali Mugnai d'Italia (Federalimentare-Confindustria) si esprime nei riguardi dell'emendamento al Decreto Legge numero 198/2022 Milleproroghe, recentemente approvato dalle commissioni competenti, e che vede come primo firmatario il senatore Giovanni Maria Bergesio, vicepresidente in Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato della Repubblica.
"Italmopa ha sempre evidenziato la grande differenza tra l'obiettivo, condivisibile, che si poneva la Legge 178/2020 circa un monitoraggio delle produzioni cerealicole e le procedure di attuazione" evidenzia Andrea Valente, presidente Italmopa.
"Queste ultime sono state da noi ritenute del tutto inapplicabili nella loro formulazione ed economicamente insostenibili tenuto conto che avrebbero determinato, per il comparto, l'obbligo di ingiustificati e ingenti investimenti strutturali, riconducibili ad esigenze amministrative e burocratiche e non produttive - continua il presidente Valente -. Costi aggiuntivi che sarebbero stati necessariamente assorbiti dall'industria molitoria e dai consumatori di beni di primaria importanza, quali pane e pasta, già fortemente penalizzati dalle dinamiche inflattive in corso".
La proroga di un anno della fine della fase sperimentale, secondo il presidente Italmopa, è un'occasione per cambiarle: "La proroga introdotta con l'emendamento Bergesio" conclude Valente "rappresenta pertanto, per l'industria molitoria e per numerosi altri attori delle filiere cereali, un'opportunità che dovrebbe - è il nostro auspicio - consentire una profonda revisione e semplificazione delle modalità di applicazione di una norma il cui unico obiettivo deve rimanere quello del monitoraggio delle produzioni agricole".