Un chilo di frutta o verdura non può costare meno di un caffè. Questo è quanto emerge dalla conversazione che abbiamo fatto con Massimo Pavan, presidente di Pef Srl e del Consorzio di Tutela della Carota Novella d'Ispica Igp.
"In questo momento c'è uno scollegamento tra reale e non reale, tra produttore e consumatore. Il consumatore non conosce cosa c'è veramente dietro 1 chilo di prodotto e l'unico elemento su cui valuta e acquista è il prezzo. Questa mancanza d'informazione viene sfruttata da diverse realtà di vendita per gestire al meglio il magazzino e per attuare promozioni accattivanti. Realtà che si fanno forza anche del fatto che il consumatore durante l'acquisto impiega mediamente 4 secondi per scegliere il prodotto. È in questo brevissimo tempo che si determina il successo o l'insuccesso di un lavoro durato almeno un anno".
E allora come si può risolvere il problema? La risposta non è facile. Sappiamo comunque che le conseguenze vengono pagate dal produttore e dall'agricoltura italiana di qualità, stretta, tra l'altro, tra costi produttivi elevati e una competizione sempre più aggressiva. Con questi presupposti, mantenere lo standard qualitativo del made in Italy è un'impresa. "È necessario anticipare le esigenze di chi acquista - spiega Pavan -, questa può essere una delle armi vincenti soprattutto in una società consumistica come quella attuale: offrire al consumatore quello che c'è già in un angolo dei suoi pensieri".
Carote per 12 mesi all'anno
"Forse non tutti sanno che la carota italiana viene prodotta per 12 mesi all'anno. Questo grazie a una orografia unica dell'Italia, a diverse tecniche di coltivazione e molteplici varietà che permettono di seminare e raccogliere carote con continuità. Un prodotto sempre fresco e sempre al top. E allora perché scegliere carote che arrivano dall'estero? Andiamo invece nel dettaglio della Carota Novella Igp: viene raccolta dal primo febbraio al 15 giugno (come da disciplinare) in differenti areali: da Modica, Ragusa, Scicli, Noto o Caltagirone a quelli di Chiaramonte Gulfi, Pachino o Vittoria, per arrivare a località suggestive incorniciate dal mare come Porto Palo di Capo Passero o Ispica. Tutte accomunate da uguali caratteristiche del clima e dei terreni. Il prodotto che ne deriva è unico: colore arancione intenso, sapore dolce, profumo deciso e croccantezza unica. Questo valorizza al massimo le sue caratteristiche organolettiche e nutraceutiche: noi produciamo e vendiamo l'arrosto, il fumo lo lasciamo ad altri".
Il racconto di quello che c'è dietro un prodotto crea fiducia e legame: questo avvicina il produttore e il consumatore
(Guarda il video sul canale YouTube di TellyFood®)
Concentrarsi quindi più sul prodotto e meno sul prezzo: solo puntando sul gusto e sulla qualità ci si può avvicinare al consumatore e fidelizzarlo. Il prodotto made in Italy ha un grande appeal ma va raccontato al meglio. Non basta mettere un bel marchio e dire che è di qualità. In questo modo il consumatore trasformerà quei 4 secondi nella sua migliore esperienza, cementando la relazione tra chi produce e chi consuma e creando quella necessaria fiducia tra chi compra e chi paga.
Per facilitare la visualizzazione del video ai produttori, agli agricoltori e agli operatori del settore inseriamo una legenda con i principali elementi dell'intervista fatta da Ivano Valmori, direttore responsabile di AgroNotizie e ceo di Image Line, e dove questi ultimi sono presenti all'interno dei circa 20 minuti di registrazione.
- 00:00 Presentazione e introduzione dell'intervista: quale è il rapporto tra produttore e consumatore?
- 01:30 Il consumatore: è poco informato e l'unica cosa che conosce è il prezzo.
- 03:30 Il racconto: cosa c'è dietro un prodotto? Ecco l'esempio della carota.
- 08:20 L'abisso tra produttore e consumatore: il problema può essere risolto attraverso la comunicazione.
- 12:10 Informare sempre di più il consumatore per creare fiducia.
- 15:40 Marchio di tutela: può aiutare nel racconto verso il consumatore?
- 19:05 Conclusioni: un consiglio per aumentare il rapporto tra produttore e consumatore.
La redazione vuole farvi anche un altro regalo. Le nuvole di parole: sono le principali parole (di senso compiuto) che sono state maggiormente citate in questa intervista. In questo modo potrete farle vostre e utilizzarle nelle vostre attività di marketing e comunicazione agroalimentare. Il video è stato caricato sul canale YouTube di TellyFood® dove potrete trovare tanti altri video sul tema della comunicazione, della promozione e della valorizzazione della frutta e verdura. Le interviste di TellyFood® avranno cadenza mensile: vi aspettiamo alla prossima puntata. Rimanete collegati!
Ecco la nuvola di parole: qui troverete le prime 16 parole che Massimo Pavan ha inserito nella sua intervista con noi