A comunicarlo è la regione stessa in un comunicato stampa in cui annuncia appunto la prossima pubblicazione delle aziende ammesse e delle rispettive superfici autorizzate per ciascuna azienda.
Il bando metteva a disposizione la possibilità di impiantare 600 ettari di nuovi impianti di vite da vino su tutto il territorio regionale, pari all'1% del totale della superficie vitata toscana, con una concessione massima di 30 ettari ad azienda.
L'assessore regionale all'Agricoltura Stefania Saccardi ha parlato di un provvedimento molto atteso, per il quale la regione ha più volte sollecitato il ministero a completare la fasi preliminari di sua competenza in modo di arrivare alla pubblicazione delle aziende ammesse in tempo utile per poter far iniziare subito i lavori di impianto.
Ora infatti, passata la fase di valutazione, il passo successivo è la pubblicazione dell'atto di approvazione sul Burt, il bollettino ufficiale della regione Toscana, che vale come comunicazione ufficiale alle aziende ammesse.
E dal momento della pubblicazione sul Burt i beneficiari avranno a disposizione tre anni di tempo per realizzare i nuovi impianti.
Impianti che, è bene ricordarlo, non possono essere fatti sfruttando i contributi per la riconversione e la ristrutturazione dei vigneti previsti dall'Ocm vino, che sono riservati ai lavori, compreso il completo reimpianto, di vigneti già presenti in azienda.
Non tutte le aziende ammesse a fare i nuovi impianti vedranno autorizzati tutti gli ettari di cui hanno fatto richiesta.
Nel caso ad una azienda sia stata concessa una superficie minore del 50% di quella richiesta, avrà trenta giorni di tempo dalla data di pubblicazione sul Burt per rinunciare all'autorizzazione comunicando la rinuncia sul portale Artea.