Centinaio, pronti a Ddl unico su gelate e Xylella
Proprio ieri, il ministro delle Politiche agricole, alimentare, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, a margine dell'incontro sulla direttiva Ue contro le pratiche commerciali sleali nel settore agroalimentare, presentate insieme al primo vicepresidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro ha annunciato un Disegno di legge unico con gli emendamenti presentati nel decreto Semplificazione che erano stati dichiarati inammissibili dall'ufficio di presidenza del Senato, unicamente perché in contrasto con il resto del dispositivo di legge: norme penali da usare contro chi si oppone ai tagli di alberi affetti da Xylella fastidiosa e norme in deroga al sistema assicurativo nazionale per dare copertura agli olivicoltori colpiti dalle gelate in Puglia nella primavera scorsa."Abbiamo deciso di mettere insieme gli emendamenti in un ddl unico che è stato consegnato ai presidenti di Commissione Agricoltura di Camera e Senato - ha spiegato Centinaio - pensiamo che nelle prossime ore si possa iniziare un dibattito che auspichiamo sia veloce, anche perché gli agricoltori pugliesi necessitano in questo momento di risposte veloci da parte della politica. Per questo abbiamo chiesto la procedura deliberante". La procedura deliberante citata dal ministro è la famosa corsia preferenziale di cui possono godere alcuni provvedimenti di legge, di iniziativa del governo, nel senso che vengono direttamente approvati nelle commissioni, senza bisogno di ricorrere al voto dell'aula. Sin qui una buona notizia, poiché l'iter è celere.
"La Xylella non aspetta la politica ma continua ad andare avanti", ha aggiunto il ministro, precisando che "proprio ieri abbiamo fatto delle riunioni insieme al ministero per l'Economia e le finanze e stiamo cercando di trovare più fondi possibili per poter dare una risposta anche sui contenuti". In pratica appare subito chiaro che i soldi per coprire almeno una parte consistente dei danni non ci sono ancora e traspare dalle parole del ministro come vi sia un braccio di ferro in atto con il ministero dell'Economia. Per il Mipaaft, infatti, al momento, non vi sarebbero disponibilità maggiori di 18 milioni, una miseria, notizia per altro già circolata prima delle dichiarazioni di Centinaio, e che ha contribuito a scaldare gli animi.
Italia olivicola, 57 Op da tutta Italia a Roma il 14 febbraio
All'indomani dell'incontro di Ruvo di Puglia, dove l'assemblea di 500 imprenditori aderenti ai Gilet arancioni aveva deliberato l'indizione della manifestazione di protesta a Roma il giorno di San Valentino, era giunta l'adesione convinta di Italia olivicola. Infatti, il primo febbraio scorso i presidenti delle 57 organizzazioni di produttori aderenti ad Italia olivicola hanno approvato all'unanimità, nel corso dell'assemblea della più importante organizzazione della produzione olivicola italiana, la totale condivisione della piattaforma di richieste avanzata dagli olivicoltori pugliesi e l'adesione alla manifestazione. Anzi di più perché "i rappresentanti delle 57 organizzazioni di produttori hanno garantito la partecipazione a qualsiasi iniziativa dei gilet arancioni, a partire dalla manifestazione di Roma del 14 febbraio, per portare finalmente alla ribalta il grande tema del rilancio dell'olivicoltura italiana" si legge in una nota di Italia olivicola.Aifo, scenderemo in piazza
Ieri dall'Associazione italiana frantoiani oleari, in pieno accordo con le proprie rappresentanze regionali - Associazione frantoiani di Puglia, Confrantoiani-Abruzzo, Associazione frantoiani Imperia e Savona e l'Associazione frantoiani delle Marche - ha comunicato che “scenderà in piazza a Roma il prossimo 14 febbraio al fianco dei gilet arancioni pugliesi: l'olivicoltura italiana va salvata con interventi strutturali importanti che ormai non sono più rimandabili".L'Aifo inoltre "sostiene i Gilet arancioni nella tutela ed interesse dei frantoiani pugliesi ed italiani. La Xylella è un problema nazionale così come l'ultima gelata del 2018 che in Puglia ha creato non pochi problemi ai frantoi di tutta Italia nel reperimento della materia prima".
Confagricoltura Bari conferma partecipazione
Ieri da Confagricoltura Bari giunge una conferma della partecipazione, pur prendendo prende atto della buona volontà dimostrata dal ministro Gian Marco Centinaio nell'affrontare le problematiche legate ai danni che la gelata del febbraio-marzo 2018 ha causato all'olivicoltura pugliese."La nota diramata dal Mipaaft rappresenta la possibilità che venga adottato un provvedimento governativo con lo stanziamento di 5 milioni di euro a copertura degli interessi passivi, che maturerebbero a causa dello slittamento del pagamento dei contributi previdenziali dovuti dalle aziende interessate, sia ai danni da gelo che a quelli derivanti da fitopatie, e all'utilizzo delle somme rinvenienti dal Fondo di solidarietà nazionale: 13 milioni di euro per l'intero territorio nazionale" annuncia Confagricoltura Bari. In pratica 18 milioni per tutti i danni, compresa la Xylella, contro i 160 milioni accertati da Regione Puglia e solo per le gelate. Un vero affronto, se si calcola che i danni da Xylella ormai viaggiano ben sopra il miliardo di euro. “Il parere di Confagricoltura Bari al provvedimento in itinere è sostanzialmente negativo" aggiunge la nota.
Confagricoltura Bari ricorda l'entità del danno subito: ”Dal mese di luglio 2018 il ministero è stato allertato sulla grave situazione produttiva che avrebbe interessato, nella campagna olearia, tutti gli attori del comparto, considerato che il calo produttivo in alcuni areali è stato pari al 100%, tanto da avere un riflesso pari al 60% di produzione mancante sul totale nazionale. Il ministero è stato, peraltro, informato che la Sau olivicola interessata dal fenomeno calamitoso sarebbe stata superiore ai 100mila ettari, dei quali circa 90mila a cavallo tra le provincie di Bari, della Bat e di Foggia”.
Confagricoltura Bari pertanto mantiene la propria posizione interna al movimento dei Gilet arancioni ed invita i propri associati a partecipare, in massa, alla mobilitazione del 14 febbraio a Roma, dove "Porteremo non solo la nostra rabbia ed il nostro malcontento per un governo sordo ed assente, ma anche la tristezza - si sottolinea nella nota - di vedere così platealmente tradito il sogno di un territorio che chiede solo una cosa: dignitoso rispetto".