Agricoltura sostenibile, internet e forza dell'export. Questi i temi toccati nell'intervista di AgroNotizie a Ruffino, un'azienda vitivinicola storica della Toscana, che sarà certamente grande protagonista al prossimo Vinitaly di Verona.

Cosa vuole dire per Ruffino viticoltura sostenibile?
"Per Ruffino la sostenibilità è un concetto molto importante e ampio, che abbraccia tutto il nostro ambiente: si parla quindi di sostenibilità ambientale, di lavorare nel rispetto della terra e del nostro pianeta.
Abbiamo numerosi esempi pratici che ci aiutano a sostenere questa nostra filosofia aziendale basata sull’importanza di un’agricoltura rispettosa: Ruffino ha infatti aderito al “codice delle buone pratiche agricole” per la corretta implementazione di tutte le fasi della gestione vitivinicola (dall’impianto del vigneto alle operazioni di vinificazione e affinamento) nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale e della sicurezza sul luogo di lavoro. Altro esempio riguarda la gestione delle acque dei trattamenti fitoiatrici per le quali, grazie a un semplice processo fisico, le sostanze chimiche residue presenti vengono concentrate in piccolissime quantità e poi smaltite come un rifiuto speciale. Inoltre è stata implementata la fitodepurazione così come la gestione dei rifiuti, attraverso la politica del riciclo e della differenziazione".


Qual è il suo punto di vista sull'utilizzo del QdC® - Quaderno di Campagna e qual è il valore aggiunto che questo strumento può garantire nella gestione dell'azienda vitivinicola?
"Semplice, immediato e completo. Queste le principali caratteristiche distintive di QdC. La possibilità di avere online ed in tempo reale le schede di sicurezza di tutti gli agrofarmaci presenti attualmente in commercio consente all’azienda di verificare tutte le modifiche in etichetta e monitorare la classificazione delle varie sostanze attive in commercio. Valore aggiunto non trascurabile per un’azienda rispettosa delle normative vigenti e dell’ambiente nel quale opera".

Qual è l'approccio di Ruffino al tema del vino digitale e il rapporto tra vino e internet?
"Siamo consapevoli che tutte le forme di comunicazioni e di vendita sono in continua evoluzione e non siamo affatto spaventati da questo. Internet è ormai entrato a far parte della vita quotidiana di tutti noi e non lo possiamo certamente ignorare. Come Ruffino siamo molto attivi, comunichiamo il nostro vino e la nostra filosofia aziendale anche attraverso il digitale".

Quali sono le vostre prospettive per l'export in futuro? Su quali mercati potenzialmente interessanti intendete concentrare gli sforzi a livello commerciale?
"L’export è per Ruffino un segmento estremamente importante con basi storicamente forti e solide. I dati di questo anno appena concluso mostrano una quota export stabile per Ruffino, con il Nord America e il Nord Europa che primeggiano sugli altri. Ruffino ha una grande forza distributiva, siamo presenti in circa 80 Paesi nel mondo e ognuno di questi è per noi importante. Teniamo particolarmente anche al mercato domestico: siamo un’azienda storica toscana e essere ben presenti in Italia è per noi fonte di grande orgoglio e soddisfazioni".