Recentemente, in Calabria, è stato previsto dal Gruppo Campoverde Osas un investimento di oltre 41,6 milioni di euro per incrementare la produzione di kiwi: nei prossimi sei anni, da ulteriori 650 ettari da mettere a coltura, in Calabria si produrranno a regime 16.250 tonnellate di kiwi in più, parte dei quali dovranno essere commercializzati all’estero nel quadro di un accordo commerciale tra il gruppo Campoverde Osas e il gruppo cooperativo romagnolo Agrintesa.
La questione dell’ingresso della regione Calabria nel quadro del protocollo per l’esportazione dei kiwi in Cina rientra nell’ambito dei rapporti diplomatici fra Italia e Cina, tra il ministero degli Affari esteri, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il Servizio fitosanitario nazionale, con la collaborazione dei Servizi fitosanitari regionali e delle Op. Perchè attualmente in Cina vigono rigide barriere fitosanitarie per l’ingresso di determinati prodotti vegetali provenienti da paesi terzi. Il 27 aprile scorso, si è tenuto a Pechino il VI Comitato Intergovernativo Italia-Cina coordinato dal ministero delgli Affari Esteri.
Nel corso dell’incontro, l’Italia ha formalizzato l’invito alla Cina affinché una delegazione di ispettori fitosanitari si rechi nelle regioni interessate, per verificare il rispetto del protocollo sui requisiti fitosanitari per l’esportazione di kiwi dall’Italia, ed è stato concordato tra il Mipaaf e l’Amministrazione generale della qualità, supervisione, ispezione e quarantena della Repubblica Popolare Cinese. In seguito all’incontro è stato stabilito che le visite degli ispettori cinesi in Calabria saranno effettuate tra la fine di ottobre ed i primi di novembre.
“La regione Calabria – ha affermato a tal riguardo il presidente della regione Calabria con delega all’agricoltura, Mario Oliverio - garantirà la presenza degli ispettori del Servizio Fitosanitario Regionale che, durante la visita tecnica in loco, dovranno fornire agli ispettori cinesi le informazioni fitosanitarie necessarie per consentire l’abbattimento delle barriere cinesi rispetto all’ingresso del kiwi prodotto in Calabria. Si tratta di un’opportunità molto importante per i produttori calabresi, considerato che nella nostra regione le superfici coltivate a kiwi registrano un notevole incremento, e soprattutto che le caratteristiche organolettiche del prodotto sono già molto apprezzate sui mercati nazionali ed esteri. Il nostro obiettivo – ha concluso il presidente Oliverio – è quello di aumentare la competitività sui mercati e di creare nuovi sbocchi commerciali anche per gli ottimi kiwi nostrani”.