Con quella presentata a Roma e che si terrà a Verona tra il 6 e il 9 febbraio prossimiFieragricola raggiunge il ragguardevole traguardo delle 111 edizioni.

Elemento fondamentale del panorama fieristico nazionale e internazionale dedicato all’agricoltura, la kermesse veneta si propone anche quest’anno come un appuntamento “orizzontale”, ossia dedicato a tutti gli aspetti del settore primario, dalla zootecnia alla meccanizzazione. Nell’intenzione degli organizzatori, però, questa orizzontalità non deve essere sinonimo di “generalismo” e, infatti, saranno numerosi i focus tematici sui diversi aspetti dell’attività agricola.

"Vogliamo essere una fiera trasversale sia nei confronti delle aree espositive che nei confronti dei visitatori" ha detto Damiano Berzacola, vice presidente vicario di Veronafiere, che ha anche dato i primi sommari numeri dell’evento: 1.100 espositori, 9 padiglioni (quattro dei quali dedicati all’agrimeccanica) e quattro aree dimostrative ed espositive esterne.
Massiccia la presenza zootecnica con 600 capi attesi, in prevalenza bovini da latte. Grande attenzione anche al tema della formazione, con oltre 90 appuntamenti tra convegni, seminari e workshop per operatori.

La trasversalità sarà rivolta anche ai mercati internazionali, ha spiegato il direttore generale Giovanni Mantovani: "Fieragricola è lo strumento più efficace per proiettare all’estero i business e moltiplicare le occasioni di incontro con i buyer da tutto il mondo. Veronafiere, in questo senso, ha già posto basi importanti per la crescita nell’Europa orientale, in Nord e Sud America, in Cina, in Russia, in Nord Africa – dove da quest’anno gli espositori di Fieragricola potranno arrivare anche in Marocco, grazie a Medinit Expo – e nella Penisola Arabica".

Anche quest’anno Fieragricola promette inoltre di confermarsi come uno dei più importanti appuntamenti del settore primario non solo come evento fine a se stesso ma anche, proprio grazie all’appeal internazionale che ha sempre avuto e che Veronafiere sta cercando di implementare soprattutto nell’area Est Europea, come agente introduttivo – ove non addirittura propedeutico – all’Expò 2015, quando quegli stessi elementi che la caratterizzano diverranno parte della sfida italiana di promuovere il complesso del sistema agroalimentare nazionale come chiave fondamentale nelle politiche alimentari mondiali dei prossimi decenni. Una funzione, questa che la 111 Fieragricola potrebbe assumere, condivisa e particolarmente apprezzata anche da Giuseppe Castiglione e Alberto Giorgetti, sottosegretari di Stato rispettivamente per le Politiche agricole e per le Politiche economiche.  

"Fieragricola è il primo appuntamento internazionale del 2014. Sarà quindi l’occasione per fare il punto sui temi che toccano da vicino il futuro delle imprese agricole, anche in considerazione della recente intesa sui fondi della Politica agricola comune e dell’accordo Stato-Regioni – ha sottolineato il vice presidente vicario Damiano Berzacola – . La crescita della nostra agricoltura, nell’attuale scenario economico del Paese, ci permette di essere maggiormente fiduciosi. Siamo convinti che Veronafiere debba svolgere il proprio ruolo di leadership in Italia e all’estero, anche attraverso una lettura a lungo termine dell’agricoltura del futuro e dello sviluppo del mercato globale".

Il tema del futuro è al centro di un’iniziativa ad hoc di Fieragricola, che nel suo speciale "Agricoltura 2030, strumenti di analisi per pianificare il futuro" ha rivolto la questione agli economisti, ai docenti universitari, ai riferimenti per gli scambi di prodotti agroalimentari, ai sindacati del mondo agricolo e ai rappresentanti di importanti filiere della meccanizzazione agricola e della zootecnia.

"Fieragricola è una fiera che sta guardando lontano e in proiezione – ha commentato Giuseppe Castiglione – In un momento di grande difficoltà per la nostra economia c’è un settore che traina e che Veronafiere e Fieragricola rappresentano: l’agricoltura italiana. Fieragricola 2014 cade in un momento particolare, quello della nuova Pac. Finalmente siamo riusciti a fare un lavoro di squadra e a mettere in campo risorse importanti per il settore: dai 200 milioni di euro per la zootecnia ai 100 milioni di euro per lo sviluppo rurale e altri fondi per il piano idrico. Oggi possiamo dire di avere 1,6 miliardi di euro per sostenibilità e prevenzione per il territorio, fino al sostegno per le imprese agricole. In agricoltura si può tornare a investire. I giovani stanno tornando alla terra e fare agricoltura è diventato ‘cool’. Spingeremo in questa direzione per aiutare le imprese a crescere. Ci sono tutte le condizioni per dire che ci saranno ulteriori riprese per il reddito agricolo e per intraprendere nuove iniziative a sostegno delle aziende".

Tra le principali novità dell’edizione 2014 nuove aree dinamiche attrezzate, due padiglioni completamente dedicati a vigneto e frutteto, un salone delle energie rinnovabili e una nuova area sulle colture protette, quelle in serra e sistemi idroponici. Grande attenzione anche al green management, a cui sarà riservata un’area specifica, e ai servizi informatici per agricoltori, raccolti per la prima volta in un unico padiglione.

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