L'atto è stato varato ieri mattina da 97 imprenditori agricoli, delegati al voto da più di 5.000 soci delle province di Verona, Vicenza, Mantova e Brescia. L’Assemblea generale dei soci, riunita nella sala plenaria del quartier generale Calv a Verona, ha approvato il progetto di fusione delle due società cooperative deliberato dai consigli di amministrazione a fine ottobre. Decisione analoga è stata presa nei giorni scorsi anche dall’Assemblea dei soci dei “cugini” padovani e veneziani.
La nuova società - con un fatturato di 540 milioni di euro - avrà sede a Verona e si proporrà in rappresentanza di una ampia porzione della Pianura padana, dal Lago di Iseo fino al mare, comprese le province di Brescia, Mantova, Padova, Rovigo, Venezia, Verona e Vicenza a forte vocazione agricola, con una Sau (Superficie agricola utilizzabile) di circa 1 mln di ettari, un bacino di 110.000 aziende agricole, 550 addetti e una rete commerciale di 115 agenzie sul territorio e da numerosi centri produttivi (mangimifici, centri di stoccaggio ed essiccazione cereali, centri logistici e anche un pastificio e una cantina).
“Il mio primo ringraziamento va ai tanti imprenditori agricoli soci del Consorzio che hanno deciso di appoggiare il progetto di fusione, sostenendo la proposta del consiglio di amministrazione - ha detto Claudio Valente, presidente del Consorzio agrario lombardo veneto -. Quello che abbiamo visto in questi giorni e` una straordinaria prova di condivisone delle strategie aziendali. Un’azienda, ricordiamolo, a capitale totalmente privato, che lavora tutti i giorni per raggiungere un fine mutualistico: cioè la salvaguardia del comparto agricolo e delle numerosissime aziende agricole che hanno reso grande questo Paese nel mondo".
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