Il 25 ottobre i consigli di amministrazione delle due società cooperative hanno deliberato il progetto di fusione, che verrà sottoposto alle rispettive assemblea dei soci verso la metà di dicembre. Se verrà approvato, come auspicato dai consigli di amministrazione, i due Consorzi procederanno con la fusione per dare vita ad una nuova struttura che vedrà come territorio di riferimento le province di Brescia, Mantova, Padova, Rovigo, Venezia, Verona e Vicenza. Un'area dalla forte vocazione agricola, con una Sau di 990.000 ettari e un bacino di 110.000 aziende agricole, che la nuova struttura si prefigge di supportare nella qualificazione delle colture e degli allevamenti, grazie alla fornitura di servizi manageriali e tecnici.
Dichiarano il presidente del Calv, Claudio Valente, e il presidente del Consorzio agrario di Padova e Venezia, Federico Dianin: “Il progetto verso la fusione dei due consorzi è un progetto verso il futuro dell’agricoltura italiana. La nuova struttura raggiungerà un fatturato pari a circa 530.000.000 euro, forte di una rete commerciale composta da 115 agenzie, da numerosi centri produttivi (mangimifici, centri di stoccaggio ed essiccazione cereali, centri logistici oltreché un pastificio e una cantina vinicola) e da più di 550 addetti che entreranno a far parte di quello che diventerà il più grande consorzio agrario d’Italia e uno dei principali attori dell’agroalimentare nazionale”.
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Fonte: Agrinordest