Nella ricca rappresentanza italiana alla recente edizione di Fruit Logistica - il Salone del marketing ortofrutticolo di Berlino - , la Puglia, anche quest’anno, si è confernata tra i protagonisti più attivi.
Gli espositori, le aziende e i consorzi, provenienti da tutte le sei province, sono aggregati nello spazio “Puglia“ organizzato dall’Area politiche per lo sviluppo rurale della Regione.
La Puglia, che nel 2012 ha visto crescere l’export dei prodotti agricoli dell’8,8%, detiene indiscussi primati produttivi rispetto ai quantitativi nazionali: uva da tavola 68%, pomodoro 35%, ciliegie 30%, mandorle 35%, olive 35%, grano duro 21%, carciofo 31%, mandorle 30% e uva da vino 14%.
Durante lo svolgimento del Salone, Agronotizie ha intervistato l'assessore regionale all'Agricoltura, Dario Stefàno, su alcuni temi chiave dell'agricoltura, pugliese in particolare e italiana in generale.


Assessore Stefàno, è appena stato presentato un video per la valorizzazione di un prodotto tipico come l'uva da tavola che, nella sua Region,  è molto importante. Come assessore e come rappresentante in Conferenza Stato-Regioni degli assessori all'agricoltura d'Italia, come vede il rapporto tra agricoltore e consumatore?

"Mi sembra un rapporto sul quale è necessario lavorare ancora molto per rendere evidente il principio della trasparenza e, in questo, credo che l'Italia debba fare più di quanto fatto finora. Mi riferisco soprattutto alla capacità di negoziare in Europa strumenti che ci restituiscano una competitività in tema di tracciabilità ed etichetta.
Siamo ancora troppo deboli in Europa e non abbiamo la necessaria autorevolezza come governo nazionale. Dobbiamo lavorare molto di più, c'è molto più fermento nelle Regioni che hanno cercato in un mare "magnum" di regolamenti comunitari poco chiari di districarsi di provare a muovere la leva della trasparenza. Noi lo abbiamo fatto col marchio Prodotti di Puglia, un'iniziativa che sta dando riscontri e che cerca di dare una risposta alla carenza del sistema Italia".


Tu ci hai parlato di origine, territorio e passione per l'agricoltura. Secondo me è importante riuscire a trasferire questa passione al consumatore. Esistono strumenti normativi, dal tuo punto di vista, che diano la possibilità all'agricoltore di accedere a finanziamenti o a contributi per comunicare meglio ciò che fa con vera passione?

"Abbiamo per troppi anni immaginato che il nostro ruolo, il nostro protagonismo dovesse terminare con l'aspetto produttivo, senza invece immaginare che la qualificazione dell'interlocuzione commerciale, la si ottiene attraverso alcune altre fasi come quelle della comunicazione.
Lo dobbiamo fare molto di più e megli, dobbiamo trovare strumenti per poterla sostenere, replicando ad esempio l'esperienza dell'Ocm vino e le sue 'best-pratics', che hanno consentito al vino di promuoversi meglio, dando poi segnali e performance di straordinario valore economico ma anche di straordinario valore motivazionale".




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