Ebitda. Non è un errore di stampa dovuto a uno starnuto del redattore, bensì è un acronimo che già da solo incute una certa soggezione. Se poi invece dell'acronimo usiamo la forma estesa in molti potrebbero ondeggiare di fronte all'austero "Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization". Stretto parente del più rassicurante "Margine operativo lordo", tanto per intenderci.
E non è solo l'acronimo a far paura, perché le cifre che fornisce Syngenta sono ancor più da capogiro. L'Ebitda del colosso elvetico dell'agrochimica e della genetica è infatti di 2,9 miliardi di dollari, pari a poco più di 2,1 miliardi di euro. Un valore per giunta in crescita a due cifre negli ultimi due anni. Dopo essere salito del 21,5% nel 2010 ha ora raggiunto un sonoro +21,9% nel 2011. Le vendite complessive si sono infatti attestate intorno ai 13,3 miliardi di dollari, con una crescita del 12% rispetto all'anno precedente. Il volume reale delle vendite è in realtà aumentato dell'11%, mentre il restante 1% è dovuto a un incremento dei prezzi sono cresciuti. Se infine si considerasse anche l’effetto del "cambio valuta", la crescita delle vendite si attesterebbe addirittura sul 14%.
Il modello di business integrato, il quale ha visto le differenti anime di Syngenta fondersi in un unico corpo, ammontano a 132 milioni di dollari.
L'utile netto è stato invece pari a 1,6 miliardi di dollari, cresciuto del 14% rispetto all'anno precedente. Ciò ha anche comportato un incremento pari al 18% dell'utile per azione, il quale si è posizionato sui 19,36 dollari.
Mike Mack, Chief Executive Officer di Syngenta, non fa mistero della propria soddisfazione: “A inizio 2011 Syngenta ha annunciato la propria nuova strategia: unificare le attività di Crop Protection e Seeds per sviluppare offerte globali totalmente integrate per le differenti colture. Sono lieto di affermare che siamo stati in grado di registrare una forte crescita a livello di vendite e utili annui e che l'implementazione della strategia si è svolta a una velocità superiore alle nostre iniziali aspettative. L'integrazione dei nostri team commerciali sta già generando opportunità di aumento dei fatturati. La nostra fiducia è stata rafforzata dalla risposta positiva dei clienti, che comprendono il potenziale delle offerte integrate nella gestione del contesto agricolo sempre più complesso".