'Magis - an innovative approach for sustainable viniculture'. Si è svolta nell'ambito del Fruit Logistica di Berlino la presentazione organizzata da Bayer CropScience dei primi risultati del progetto Magis 'per la vitivinicoltura sostenibile' .

Il progetto coinvolge 73 aziende vitivincole ed è promosso dall'Unione italiana vini e dall'Università degli Studi di Milano, con la collaborazione dell'Associazione enologi ed enotecnici italiani (Assoenologi) e di Bayer CropScience, con il contributo dell’Ispa – Cnr di Bari, del Deiafa dell’Università di Torino, dei maggiori esperti nella protezione delle colture appartenenti al mondo accademico e della ricerca e di Image Line.

I dati diffusi a Berlino verranno presentati martedì 22 febbraio alle 9,30 nel corso del convegno 'In vino Magis. La sostenibilità ambientale, sociale, economica nella filiera vitivinicola' che si terrà ad Agrifil, il Salone delle filiere agroalimentari di Rimini (Palco di filiera - Padiglione D1).

 

Per la prima volta, produttori di vino, comunità scientifica, enologi, associazioni e industria lavorano insieme per migliorare e garantire la sicurezza e la sostenibilità del vino italiano. Per andare incontro nel modo più concreto alle richieste dei consumatori. Per differenziare la produzione italiana in base a parametri oggettivi. Ma anche per razionalizzare l’attività delle aziende, quindi renderle più competitive. Una bella mano in questa fase di difficoltà.
Magis ha creato uno strumento nuovo: il protocollo di sostenibilità. Si tratta di un documento di carattere pratico mutuato dalla medicina, dove ha avuto un eccezionale successo in termini di miglioramento della qualità dell’assistenza, che per la prima volta mette a disposizione di ogni operatore le migliori competenze esistenti. Una novità assoluta non solo nel panorama vitivinicolo, ma in quello agroalimentare.

 

I primi risultati

Alle aziende coinvolte è stato chiesto di mettere a disposizione una parte dei loro vigneti con caratteristiche omogenee e di una superficie tale che rendesse possibile la vinificazione separata di due partite differenti (linea Magis e linea aziendale).
Nella parte di vigneto denominata Magis è stato seguito un protocollo di difesa ottimizzato che, in base all’andamento climatico e alle problematiche fitoiatriche, è stato applicato dai tecnici aziendali in collaborazione con i tecnici di Bayer CropScience.

Dai primi risultati disponibili, è emersa una riduzione del numero trattamenti pari all'8,9%: ovvero 786 trattamenti negli appezzamenti standard, contro i 716 nei vigneti nei quali è stato applicato il Protocollo di sostenibilità Magis.
Non solo.
Nel 95% dei casi, il protocollo Magis ha sviluppato una maggiore efficacia dei trattamenti rispetto a quelli 'standard'.

Ottimi risultati anche sul fronte della produzione. In particolare, Caviro - una delle cantine coinvolte nel progetto - è passata dalle 29,7 ton/ha dei sistemi standard alle 31,5 ton/ha del Protocollo Magis.



Il workshop

All'incontro organizzato da Bayer CropScience sono intervenuti Lykele van der Broek, Chief operating officer Bayer CropScience AG; Frank Terhorst, Managing director Bayer CropScience Italy; il professor Attilio Scienza dell'Università di Milano; Giovanni Arcangeli, Food chain manager Bayer CropScience Italia; Giordano Zinzani, Managing director Caviro Soc. Coop., A.r.l; Carlo De Biasi, Responsabile agronomico della Casa Vinicola Zonin.

 

 

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MAGIS - an innovative approach for sustainable viniculture