Circa 60 giornalisti sono convenuti a Modica (RG) per la presentazione dell'Imperatore dell'orto. L'evento è stato organizzato da Bayer CropScience in collaborazione con la Regione Sicilia.

Forse è possibile inscatolare pomodoro "tarocco". Forse qualcuno riesce a spacciare del pomodoro cinese per italiano. Ma la cultura non si può taroccare né imitare, e con il volume dedicato al pomodoro è ormai salito a oltre 600 il numero degli esperti che hanno collaborato alla redazione della collana "Coltura & Cultura". Undicesimo libro della serie, la monografia sul pomodoro si aggiunge ora alla preziosa serie voluta da Bayer CropScience per divulgare a ogni livello la corretta informazione sulle colture agrarie di maggior pregio. Vitangelo Magnifico, del CRA di Bari, è stato il coordinatore del volume.
Pomodoro vuol dire non solo gusto, ma anche ricchezza. Ricchezza di valori economici, culturali, storici e sociali. E per quanto concerne i valori culturali e sociali, Bayer CropScience ha "messo la penna in mano" a 76 fra i più qualificati esperti nazionali della coltura e ha prodotto e pubblicato un volume dedicato ai molteplici aspetti che il pomodoro porta con sé. Come per le altre pubblicazioni della collana, il mondo scientifico, l'università, i divulgatori tecnici, hanno quindi fuso insieme i differenti elementi che generano innovazione e che contribuiscono allo sviluppo dell'intera filiera.
La collana "Coltura & Cultura" è infatti nata con l'obiettivo di diffondere non solo informazioni tecniche, bensì di rendere ragione proprio alla cultura e alle competenze che operano nel settore agricolo. Competenze che troppo spesso non vengono valorizzate adeguatamente dai mezzi di comunicazione generalista, quella che si rivolge cioè prevalentemente ai consumatori finali.
Nel corso del convegno, moderato da Duccio Caccioni del Centro Agroalimentare di Bologna, Renzo Angelini di Bayer CropScience ha colto anche l'occasione per sottolineare l'impegno di Bayer nell'agricoltura di qualità e nella lotta alla cosiddetta "agropirateria". Per contrastare parte di questi fenomeni è nato il progetto Magis, il quale ha raccolto 74 tra le più importanti aziende viticole italiane per sostenere l'immagine dell'agricoltura legata all'innovazione e alla competenza tecnica. Innovazione vuol dire però anche risparmio: di energia, di acqua, di mezzi tecnici. Fare di meno per avere di più è quindi possibile. Necessario però trasmettere nella comunicazione i contenuti del progetto, attraverso i fatti e non gli slogan. Nel corso del 2009 i trattamenti effettuati nelle aziende che seguono il progetto Magis sono stati 726 contro i 795 "aziendali" tradizionali, i quali sono stati perciò superiori per numero di un considerevole +9,5%. Magis vuol anche dire tracciabilità e gestione aziendale: la piattaforma informatica su cui poggia Magis ha avuto infatti un riconoscimento come finalista perfino nello Smau di Milano.

Valori e Valore del pomodoro

Circa la metà delle produzioni orticole italiane sono rappresentate dal pomodoro, che immette sul mercato 6-7 milioni di tonnellate di cui 1 milione è destinato al consumo "fresco". Un fresco di cui la Sicilia rappresenta il 25% su base nazionale. L'export è soprattutto verso i Paesi della UE a 27, ma anche in Italia cominciamo a importare prodotto fresco, che dal 2003 è salito a 80-90 mila Tons/anno. Perfino la sponda mediterranea africana ha iniziato a esportare in Italia. Per la parte industriale vi sono 1,65 milioni/Tons rappresentati dall'export. Di questi 150 mila/Tons sono pelati. Su questo segmento l'Italia detiene quasi il 90% dell'export mondiale. Non siamo però più leader nel concentrato, perché superati dalla Cina per passata e concentrato.
Nonostante l'ampia diffusione del prodotto, molti restano però i "luoghi comuni" presso il consumatore: c'è spesso confusione tra pomodoro fresco e da industria, come pure le zone d'origine delle varie tipologie non sono molto conosciute. Perfino sui nomi delle varietà c'è scarsa conoscenza. Il mercato del pomodoro si aggira oggi intorno ai 400 milioni di Euro, soltanto prendendo in considerazione il canale della Gdo. Copre cioè una quota dell'8-10% dell'intero reparto ortofrutta. Per questo il pomodoro è strategico nelle politiche di marketing della catena distributiva.